Gas nazionale, nucleare e tasse sui profitti delle rinnovabili: le proposte della Lega contro il caro energia

Il Carroccio propone un piano energetico vecchio e contraddittorio. Il Pitesai sugli idrocarburi nazionali è già alla Corte di Conti, ha intanto dichiarato la sottosegretaria del MiTE, Gava.

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Estrarre più gas italiano e puntare sul nucleare “di nuova generazione”: nel presentare in conferenza stampa alla Camera le proposte contro il caro energia, la Lega di Matteo Salvini si affida a un piano energetico vecchio e contraddittorio sulla scia delle recenti proposte di Forza Italia.

E sostiene l’idea già più volte sollevata da Draghi (l’ultima nella conferenza stampa di lunedì sera): tassare gli extra profitti delle società energetiche.

Il caro bollette di luce e gas, ha dichiarato Salvini, “è e sarà l’emergenza nazionale del 2022″, quindi “occorre mettere da parte i ‘No’ ideologici: estrarre più gas e investire nella ricerca del nucleare pulito e di ultima generazione”.

Così Salvini ha chiesto al presidente Draghi “di intervenire al più presto per stanziare i soldi necessari per evitare salassi, blackout e il blocco della produzione nelle aziende”, convocando “un tavolo istituzionale, tecnico e politico nei prossimi giorni per evitare che la situazione, già critica, diventi ingestibile”.

Il senatore leghista Paolo Arrigoni ha ricordato che “oggi il Pun è dato 234,33 euro al MWh contro i 52 euro medi del 2019 e i 125 del 2021, il gas è tornato abbondantemente sopra i 90 euro a MWh, quattro volte tanto rispetto a un anno fa, e la CO2 è sopra gli 80 euro. Non è un problema congiunturale ma un’emergenza strutturale verso cui bisogna intervenire”.

Con le sue proposte, ha aggiunto Arrigoni, la Lega “vuole contrastare l’ideologia ambientalista” con una transizione energetica graduale.

“Siamo d’accordo con lo sviluppo delle rinnovabili, eolico e fotovoltaico, ma abbiamo anche l’idroelettrico che deve essere sviluppato, e soprattutto le nostre riserve di gas nazionale da sfruttare e la ricerca sul nucleare da rilanciare”.

Arrigoni ha annunciato che il Carroccio presenterà nei prossimi giorni una mozione in tema energia in Parlamento. In merito al gas nazionale, la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava, ha sottolineato che il Pitesai “è alla registrazione alla Corte dei Conti”.

Altra iniziativa è quella annunciata dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: la convocazione per la settimana prossima di un tavolo con le imprese per esaminare nuove misure di sostegno, mentre si sta lavorando a un decreto per consentire uno scostamento di bilancio.

Secondo la Lega, servono 30 miliardi di euro aggiuntivi per far fronte al caro energia nel 2022 e aiutare famiglie e imprese.

Altro tema dibattuto in conferenza stampa è quello degli extra profitti delle società energetiche.

Secondo Giorgetti, “è opinione condivisa all’interno del Governo” che gli extra profitti “debbano contribuire alla fiscalità generale per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate”. Salvini ha parlato di “utili mostruosi” macinati da alcune aziende del settore, tra cui Enel.

Contro le idee del Carroccio sono arrivate le reazioni del Movimento 5 Stelle.

Con la favoletta del “nucleare pulito” si perde solo tempo rincorrendo a soluzioni che oggi non sono disponibili, né sicure né a buon mercato”, evidenzia il M5S in una nota (neretti nostri), affermando poi che “con le sue proposte il Carroccio fa un danno enorme al Paese, mettendo in campo una falsa speranza proprio nel momento in cui dev’essere massimo lo sforzo nella direzione delle energie rinnovabili, dell’efficientamento energetico, della diffusione di tecnologie per l’accumulo tramite batterie e delle reti intelligenti”.

Le proposte pentastellate “vanno dal taglio dell’Iva al contributo di solidarietà da parte di chi ha ottenuto maggiori profitti in questa fase di prezzi energetici alle stelle, da un fondo per garantire la fornitura di energia elettrica rinnovabile nel lungo termine alla rateazione delle bollette per famiglie e imprese”.

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