Le ferrovie francesi investono sul fotovoltaico: 1000 MW entro il 2030

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La filiale Sncf Renouvelables investirà 1 miliardo di euro per installare impianti fotovoltaici a terra, sulle coperture degli edifici ferroviari e sulle pensiline dei parcheggi nelle stazioni in Francia.

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Il gruppo ferroviario francese Sncf ha creato la filiale “Sncf Renouvelables” per installare 1000 MW fotovoltaici entro il 2030.

Questo progetto, illustrato in un breve dossier (pdf), rientra nella più ampia strategia di Sncf, che punta all’autonomia energetica entro il 2050.

In qualità di principale industria consumatrice di elettricità, Sncf acquista in media 9 TWh di elettricità all’anno per far circolare 15mila treni al giorno, rifornire le 3mila stazioni e gli edifici industriali e terziari.

Essendo uno dei primi proprietari terrieri in Francia, la Sncf dispone di molti spazi che possono essere utilizzati per installare pannelli solari: 12 milioni di mq di fabbricati e oltre 100mila ettari di terreno, di cui 80mila adibiti ad attività ferroviaria.

Per realizzare questo progetto la Sncf – in collaborazione con Arep, agenzia di architettura controllata dalla filiale Sncf Gares & Connexions – ha redatto un catasto solare per identificare il potenziale di solarizzazione degli immobili a disposizione.

Per ogni sito selezionato sono stati calcolati,  in collaborazione con i team SNCF Réseau e SNCF Immobilier, la potenza massima installabile e il valore economico del progetto per Sncf: 1000 ettari sono risultati idonei all’installazione di impianti fotovoltaici.

L’obiettivo è quindi di realizzare su questi spazi una potenza di 1000 MW solari, per una produzione pari al 15-20% dell’attuale fabbisogno elettrico del gruppo ferroviario. Dei 9 terawattora richiesti, 8 servono per la trazione elettrica, 1 per i propri edifici (riscaldamento, condizionamento e illuminazione).

Le operazioni inizieranno quest’anno su un primo lotto composto da circa 30 siti di varie aree e dimensioni (impianti FV a terra, coperture di edifici e pensiline di parcheggi), distribuiti in diverse regioni.

Con l’elettricità solare si alimenteranno, oltre alle apparecchiature elettriche delle stazioni, degli edifici industriali e delle abitazioni, anche le stazioni di ricarica per le auto elettriche installate nei parcheggi delle stazioni. Una parte sarà utilizzata ovviamente per alimentare la trazione dei treni (oltre l’80% funziona a energia elettrica).

Le amministrazioni locali saranno coinvolte nei progetti sin dalla fase di sviluppo: potranno partecipare al loro finanziamento e anche beneficiare dell’energia prodotta.

Il gruppo ferroviario francese si è impegnato ad acquistare nell’Unione Europea, ove possibile, tutti i componenti necessari per la realizzazione degli impianti. Il Presidente, Jean-Pierre Farandou, ha comunicato che questa iniziativa muoverà un investimento di circa 1 miliardo di euro.

Dal 2030 è prevista una seconda fase del piano di SNFC: pannelli solari più innovativi potranno essere installati lungo le linee ferroviarie attualmente non utilizzate (circa 7mila km) per segmenti di 20-30 km.

Con lo stesso obiettivo di generare elettricità solare presso gli spazi ferroviari, in Italia insieme alla strategia nazionale di Ferrovie dello Stato, ci sono anche iniziative promosse dalle Regioni, come il progetto di Ferrovie Emilia Romagna (Fotovoltaico per le stazioni e le infrastrutture ferroviarie italiane).

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