Fotovoltaico per le stazioni e le infrastrutture ferroviarie italiane

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Oltre alla strategia nazionale di Ferrovie dello Stato, anche il progetto di Ferrovie Emilia Romagna punta ad installare impianti fotovoltaici in 52 stazioni regionali. Edifici e aree a disposizione dei gestori ferroviari hanno ottime potenzialità per essere solarizzate.

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Il fotovoltaico è una tecnologia di facile integrazione, adatta alle più diverse strutture edilizie e aree del nostro territorio.

Le stazioni e le infrastrutture dei trasporti ferroviari sono tra queste, tanto che a livello nazionale è in partenza la strategia di Ferrovie dello Stato (FS) e si stanno attivando anche iniziative a livello locale come il progetto di Ferrovie Emilia-Romagna.

Nel loro piano industriale 2022-2031 FS puntano ad investire 1,6 miliardi di euro per installare, nei prossimi dieci anni, 2 GW di nuovi impianti a fonte rinnovabile per una produzione annua di circa 2,6 TWh.

Secondo il piano dal 2024 il Gruppo inizierà a produrre energia per i suoi treni e la sua infrastruttura così da coprire  nel 2027 il 40% del proprio fabbisogno energetico con l’autoproduzione, in particolare di elettricità solare.

FS già produce energia solare con impianti localizzati sui tetti delle officine e, oltre a questi, il Gruppo ha individuato 30 milioni di mq di spazi disponibili, non utilizzati dalla rete ferroviaria. Si tratta di aree vicine alla rete di trasmissione e che quindi possono essere utilizzate per installare impianti a fonti rinnovabili, soprattutto fotovoltaico.

Tra i tanti spazi disponibili verrà utilizzato quello per il parco fotovoltaico da realizzare sulla copertura del nuovo parcheggio di Roma Termini. Con un investimento di circa 2,7 milioni di euro, l’impianto sarà costituito da circa 2.100 pannelli per una potenza di 1 MW, su una superficie di 10mila mq. Sarà connesso alla rete in bassa tensione della stazione, consentendo di ridurre così il prelievo di elettricità.

Sono già in corso studi di fattibilità per la copertura con fotovoltaico del nuovo parcheggio di Napoli Centrale e per gli interventi di riqualificazione energetica da realizzare dal 2024 a Firenze Santa Maria Novella.

Si è già chiuso il 1° marzo un bando di gara lanciato da Ferservizi a gennaio per realizzare i primi 20 nuovi impianti fotovoltaici del programma FS. La gara si componeva di 4 lotti per l’intero territorio italiano, con l’individuazione di apposite aree di proprietà RFI (società di FS gestore dell’infrastruttura ferroviaria e capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo) e Anas (società delle strade del Polo Infrastrutture).

L’amministratore delegato di FS ha annunciato l’uscita di un altro bando entro l’autunno di quest’anno, per installare altri 40 impianti FV, che consentiranno al Gruppo di installare già dal 2024 una potenza di oltre 300 MW, con l’obiettivo di arrivare gradualmente al target di 2 GW del 2027.

Gli impianti saranno tutti connessi ai sottosistemi delle gallerie Anas e alle sottostazioni elettriche di Rete Ferroviaria (RFI), così che la loro produzione potrà essere utilizzata per la trazione dei treni.

Il progetto di Ferrovie Emilia Romagna

A livello locale è interessante anche il progetto di Ferrovie Emilia Romagna (FER), il terzo gestore di infrastruttura ferroviaria per estensione di rete in Italia, dopo RFI e Ferrovie del Sud-Est, e prima di Ferrovie Nord.

Con questo progetto la stazione tipo coinvolta autoprodurrà il 50% dell’elettricità. Questo è l’obiettivo del progetto di FER che punta ad installare impianti fotovoltaici sulle pensiline delle 52 stazioni regionali, anche con sistemi di accumulo.

Il progetto è partito dal comune di Budrio, in provincia di Bologna, dove è già operativo un impianto pilota che sarà riproposto anche in altre stazioni. Nella stazione è installato un impianto da 25 kWp sulle pensiline dei binari su circa 120 mq, anche attrezzato con batterie per lo storage.

Il progetto di FER prevede anche altri interventi per l’efficientamento energetico delle stazioni regionali, come il miglioramento dell’impianto di illuminazione, con l’installazione di un sistema a led, e un impianto fotovoltaico sulle pensiline del parcheggio per la fornitura di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.

Oltre a questi interventi, nel nuovo capannone di manutenzione, realizzato all’interno dello storico Deposito Locomotive di Bologna, è stato realizzato anche un sistema di riscaldamento a irraggiamento e sono state adottate delle soluzioni per il recupero delle acque industriali per il lavaggio dei treni, per un investimento di 23 milioni di euro.

Progetti di questo tipo potrebbero essere sviluppati ovunque sul territorio nazionale e sarebbe opportuno che i gestori facessero un censimento delle aree potenzialmente disponibili all’installazione di nuovi impianti, anche solo per coprire il fabbisogno elettrico delle stazioni.

Basti pensare che ad esempio solo Ferrovie Nord Milano dispone di 124 stazioni e di grandi officine come quelle di Novate Milanese (Milano), Iseo (Brescia) e quella in costruzione di Rovato (Brescia). Quanto fotovoltaico potrebbero ospitare?

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