Esodati del Superbonus, il Mef promette un decreto d’urgenza entro metà agosto

L'impegno sui crediti da bonus edilizi incagliati è stato preso dal ministero lunedì, in un incontro con l'Associazione Esodati del Superbonus.

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Entro la metà di agosto il ministero dell’Economia e delle Finanze affronterà con un decreto d’urgenza la spinosa questione dei crediti fiscali incagliati, provenienti dalle detrazioni per l’edilizia.

La promessa è stata fatta dal Mef al tavolo tecnico attorno al quale lunedì si sono riuniti il consigliere del ministro, Enrico Zanetti, e Domenico Passarella, vice presidente dell’Associazione Esodati del Superbonus, accompagnato dagli economisti Alfonso Scarano, Saveria Sechi, Enrico D’Elia.

La riunione, che segue l’incontro del 12 luglio con il ministro Giorgetti, “ha avuto un esito molto positivo”, spiegano gli Esodati in una nota.

“Le proposte dell’associazione sono state sviscerate punto per punto e condivise dal dottor Zanetti, che ha confermato la volontà di renderle immediatamente concrete, con i dovuti adeguamenti al linguaggio legislativo, attraverso un decreto d’urgenza da emanare entro la metà di agosto. L’atto avrà l’obiettivo, così come richiesto dall’Associazione, di salvaguardare tutti i soggetti che hanno avviato i cantieri fintanto che la norma ha permesso di usufruire dei bonus previsti”, si riporta.

Queste in estrema sintesi le richieste fatte al Mef dall’Associazione Esodati del Superbonus:

1 – proroghe fiscali necessarie al fine del completamento dei lavori di efficientamento energetico e/o sismico;

2- proroga validità DURC ed esenzione dall’applicazione di more e sanzioni per il ritardo del pagamento di imposte;

3 – acquisto dei crediti fiscali da parte delle partecipate dirette dal Mef;

4 – deroga esplicita all’Art. 321 Codice di Procedura Penale per i crediti fiscali;

5 – discount Rate Cap per le operazioni di Cessione dei Crediti d’imposta;

6 – distribuzione del credito di imposta negli anni;

7 – diritto al frazionamento del credito fiscale;

8 – miglioramento della funzione per l’interscambio già presente in AdE (cassetto fiscale) con l’aggiunta della funzione specifica di caricamento documentazione che certifica il credito fiscale presente nel cassetto.

Tra le proposte, quella di estrema importanza, spiega l’Associazione, è la richiesta di una moratoria per le posizioni pregresse, per preservare le posizioni di privati committenti, professionisti, imprese e fornitori che a seguito della mancata monetizzazione dei crediti di imposta, non hanno potuto onorare i debiti contratti e sono stati oggetto di azioni giudiziarie.

“Tali azioni devono essere sospese e a seguito dell’avvenuto pagamento del debito nominale, ricorrendo eventualmente anche alla cessione dei crediti in favore dei creditori, senza aggravi di spese e oneri legali e con la cancellazione d’ufficio di tutte le azioni e segnalazioni”, si chiede.

Altrettanto prioritari, per gli Esodati, sono la proroga delle scadenze dei termini e un intervento politico per indurre le banche a cedere i propri crediti fiscali a soggetti fiscalmente capienti, anche aziende partecipate dello Stato (come Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia, Leonardo, ANAS e altre), per poterne acquisire altrettanti da imprese, committenti e professionisti, secondo il modello  di “triangolazione” proposto dall’Associazione.

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