Con i suoi 35 aerogeneratori da 16 MW per un totale di 560 MW e una produzione attesa di 1,5 TWh annui, “Green Volt” è il primo parco eolico offshore galleggiante europeo utility scale ad aver completato l’iter autorizzativo.
Lo ha annunciato Vårgrønn, joint-venture tra Eni Plenitude (69,6%) e HitecVision (30,4%) sviluppatrice del progetto in una nota.
L’impianto sorgerà nelle acque orientali della Scozia, fornirà elettricità non soltanto alla rete britannica, ma anche alle piattaforme petrolifere offshore situate nell’area a est di Aberdeen, in sostituzione degli attuali generatori a gas e diesel.
Il primo ministro scozzese, Humza Yousaf, ha definito la fine dell’iter autorizzativo per Green Volt “una pietra miliare che mette la Scozia in testa alle tecnologie dell’eolico galleggiante”.
“Con i suoi 560 MW, Green Volt rappresenta il passaggio dagli attuali progetti di piccola scala a quelli di grandi dimensioni”, ha commentato il ceo di Vårgrønn, Olav Hetland, secondo il quale “l’eolico galleggiante è destinato a diventare un enorme mercato mondiale nei prossimi decenni”.
Eni Plenitude è attiva in diversi progetti eolici offshore galleggianti. In Italia ha firmato accordi con Cdp Equity (attraverso la joint venture GreenIT) e con lo sviluppatore irlandese Simply Blue Group, in Danimarca ha avviato alleanze con Copenhagen Infrastructure Partners e con BlueFloat Energy e Sener, mentre in Spagna ha una partnership con EnerOcean.
In Italia il progetto di eolico flottante più vicino a vedere la luce è quello di 7 Seas Med in Sicilia: 21 turbine da 12 MW per un totale di 250 MW in parte nel Canale di Sicilia, a circa 35 km in direzione sud-ovest dalla costa di Marsala, in provincia di Trapani.
Lo scorso 21 marzo il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha espresso il suo giudizio positivo sulla compatibilità ambientale, dopo il nulla osta già ottenuto dalla commissione Via.