Accumulo FV nel C&I: le prospettive di un mercato giovane secondo Energy SpA

La diffusione dei sistemi di accumulo, anche in ambito C&I, è uno dei fattori abilitanti di una maggiore penetrazione delle rinnovabili. Un mercato in crescita che ha spinto Energy ad avviare i lavori per una gigafactory di batterie al litio a Sant'Angelo di Piove di Sacco.

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Il settore degli accumuli in ambito commerciale è ancora agli albori.

Ma dopo una prima fase di crescita organica delle installazioni, stimolata dall’aumento dei costi energetici, nel 2024 il settore potrebbe registrare una crescita maggiore per effetto del credito di imposta previsto dal Piano Transizione 5.0. 

Come ha ricordato Davide Tinazzi, Amministratore Delegato di Energy SpA, incontrato da QualEnergia.it durante KEY 2024, i sistemi di accumulo per le fonti rinnovabili rappresentano una filiera strategica: una possibile soluzione di risparmio energetico ed economico per le imprese che vogliono contenere i costi elettrici nei paesi in cui il quadro regolatorio lo consente, ma anche una modalità di guadagno, poiché i proprietari degli impianti possono fornire servizi di bilanciamento alla rete che vengono remunerati.

La diffusione dei sistemi di accumulo anche in ambito C&I è infatti uno dei fattori abilitanti di una maggiore penetrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico.

Intravedendo un mercato in crescita, Energy ha avviato i lavori di realizzazione di una gigafactory di batterie al litio a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova).

Come previsto dalla fase 1 del progetto, la nuova linea di produzione è stata realizzata entro la fine del 2023. Ora è iniziato il processo di messa a punto della produzione ed Energy prevede di inaugurare ufficialmente la prima linea in primavera. La fase di test riguarderà l’attività di calibrazione della qualità della produzione, ma anche l’implementazione di soluzioni informatiche avanzate, al passo con Industria 4.0 e proiettate verso la 5.0, che prevedono robot e dispositivi sulla linea per assistere il personale umano e l’elaborazione di un grande flusso di dati.

La prima linea, realizzata all’interno dello stabilimento di Energy già esistente, avrà una capacità produttiva fino a 0,8 GWh/anno.

Inoltre, è in corso la realizzazione della fase 2 della gigafactory e, in particolare, la costruzione di uno stabilimento, vicino a quello esistente, completamente dedicato alla produzione di batterie. L’avvio della produzione è previsto per l’inizio del 2026 e lo stabilimento avrà una capacità produttiva dieci volte maggiore rispetto alla fase 1.

Sull’investimento la società ha recentemente ricevuto l’istanza di concessione di un contributo a fondo perduto da 7,15 milioni di euro, nella forma di Contratto di Sviluppo della filiera produttiva strategica “Rinnovabili e Batterie” previsto dal Pnrr.

Intervista a cura di Giorgia Piantanida

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