Elettrificare tutto per “fare il botto” con le rinnovabili

La ricetta di WindEurope per ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 e portare le fonti “verdi” al massimo livello possibile nel mix energetico finale.

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Elettrificare il più possibile tutti i settori dell’economia europea, in modo da “spingere” al massimo la generazione delle fonti rinnovabili e ridurre nettamente le emissioni di CO2.

Questa, in sintesi, la ricetta proposta da WindEurope nel suo ultimo rapporto, Breaking new ground (documento completo allegato in basso).

Una rapida e intensa elettrificazione dei trasporti, delle attività industriali e della climatizzazione estiva/invernale negli edifici, sostiene la lobby europea dell’eolico, è la via migliore e più efficiente per “ripulire” il sistema energetico, assicurando allo stesso tempo la continua crescita economica. Va però detto che non sempre la soluzione full electric è la più adatta per ogni intervento, ad esempio per il riscaldamento in determinati contesti climatici e abitativi.

Vediamo gli elementi più interessanti dello studio con l’aiuto di qualche grafico.

Partendo dalla tabella qui sotto, che riassume i dati degli scenari elaborati da WindEurope, di cui il più ambizioso è quello “Paris-compatible”, che difatti prevede di contenere il surriscaldamento globale ben sotto 2 gradi entro la fine del secolo.

Secondo l’associazione europea, quindi, sarebbe possibile arrivare a un tasso complessivo di elettrificazione molto elevato dei consumi energetici finali, nell’ordine del 62% (ora siamo intorno al 24%), grazie anche all’utilizzo dell’idrogeno nei trasporti.

Così le emissioni di anidride carbonica correlate all’energia potrebbero diminuire di ben il 90% in confronto ai livelli del 1990 (in questo momento siamo a -22% circa), vedi il grafico seguente.

Il grafico successivo, invece, mostra come sarebbe composto il mix elettrico nel 2050 nello scenario “Paris-compatible”, con le rinnovabili al 78%, zero carbone, pochissimo nucleare, ancora un po’ di gas e un contributo molto rilevante dell’eolico, al primo posto assoluto con una quota del 36% circa.

Nei giorni scorsi abbiamo visto che secondo l’agenzia internazionale dell’energia (IEA, International Energy Agency) l’eolico diventerà la fonte numero uno in Europa tra pochi anni, superando innanzi tutto il carbone, poi il gas e il nucleare.

Con il prossimo grafico entriamo più in dettaglio nel campo dei trasporti stradali, dove l’elettrificazione diretta (veicoli con batterie al litio) e indiretta (veicoli fuel-cell a idrogeno) avrà un ruolo predominante, lasciando le briciole residue ai prodotti petroliferi, ai biocarburanti e al gpl/metano.

Difatti, come evidenzia il quinto grafico che proponiamo, l’auto elettrica farà il 100% del mercato del nuovo nel 2050, mentre le vendite di mezzi pesanti plug-in arriveranno all’80% del totale.

Riscaldamento e trasporti, ha però osservato la IEA nello studio Renewables 2018 appena pubblicato, sono due settori in cui è particolarmente difficile estendere l’impiego di risorse rinnovabili e dove maggiore resta l’incidenza dei combustibili fossili.

Vedremo, allora, se avrà ragione la IEA o se l’agenzia sbaglierà ancora una volta, sottostimando il contributo futuro delle tecnologie “verdi” come già accaduto in passato.

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