La diagnosi energetica, un passo importante per una casa senza gas

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Uno dei primi stadi di un progetto per un'abitazione che vuole liberarsi dall'uso del metano è una corretta e attenta diagnosi energetica. Come si articola questo step, spesso sottovalutato? Ne abbiamo discusso con Simone Scotto di Carlo, presidente dell’associazione Casa Gas Free.

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Nel momento in cui si vuole progettare una casa senza gas si deve avviare un percorso articolato di riqualificazione energetica dell’immobile.

L’associazione Casa Gas Free propone 5 passi, in cui la diagnosi energetica, ha un ruolo rilevante. Eccoli in sintesi:

  • redazione del report di base
  • diagnosi energetica (progettazione definitiva)
  • progetto termoidraulico (progetto esecutivo)
  • scelta delle ditte installatrici
  • certificazione “Casa Gas Free” (dopo i lavori)

Abbiamo già parlato del primo passo che, ricordiamo, riguarda la redazione di un report di base gratuito, una prima valutazione fatta dall’associazione per informare l’interessato (proprietario della casa o tecnico incaricato) se è possibile eliminare le fonti fossili dall’abitazione.

Questa volta, abbiamo chiesto a Simone Scotto di Carlo, presidente dell’associazione, di spiegarci il secondo passo verso la riqualificazione energetica e decarbonizzazione di un’abitazione: la diagnosi energetica.

Ingegner Scotto di Carlo, perché è importante la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica, semplificando, serve per capire la dispersione di calore nell’immobile e quali sono i punti deboli dell’abitazione, per poi valutare insieme al cliente alcuni scenari di miglioramento.

Come si procede per fare una buona diagnosi energetica?

Partiamo dalla considerazione che Casa Gas Free ha una rete di professionisti e aziende che, aderendo al nostro protocollo, non progettano e non installano sistemi che bruciano gas, gasolio o altri combustibili fossili. Quindi considerano solo fonti rinnovabili. La diagnosi energetica, che avvia la fase operativa, inizia sempre con un sopralluogo. Casa Gas Free, insieme a un partner della sua rete, effettuerà un sopralluogo presso l’abitazione proprio per valutare lo stato dell’involucro e degli impianti.

Quali strumenti si utilizzano?

Le aziende aderenti alla rete Casa Gas Free utilizzano tre strumenti: il primo è la video-ispezione delle intercapedini. Gli edifici di costruzione dagli anni ’60 fino agli anni 2000, hanno spesso le pareti perimetrali costituite da due file di mattoni separate da un’intercapedine vuota o debolmente coibentata con pannelli di polistirolo sul lato esterno. Verificando la grandezza dell’intercapedine e la reale possibilità di interventi migliorativi, è possibile elaborare soluzioni precise in fase di diagnosi energetica. Poi ci sono altri due strumenti per involucri e impianti, e per ambienti.

Cosa misura lo strumento per involucro e impianti?

Con l’analisi termografica rapida di involucro e impianti, durante il periodo invernale se l’abitazione è riscaldata, oppure durante il periodo estivo se l’abitazione è raffrescata, è possibile ottenere delle immagini all’infrarosso che evidenziano i punti deboli dell’involucro e degli impianti. Non si tratta di una perizia termografica ai sensi di legge, ma di uno strumento che facilita e velocizza il lavoro di diagnosi energetica.

Invece per quanto riguarda lo strumento per gli ambienti?

L’analisi termo-igrometrica degli ambienti interni, per le abitazioni in uso, permette di rilevare la percentuale di umidità relativa e la temperatura in ogni ambiente: in quali stanze si concentra l’umidità e quindi dove bisogna prevedere una maggiore ventilazione e altri interventi sull’involucro.

Poi come lavorate i dati?

I tecnici di Casa Gas Free utilizzano solo software certificati secondo la UNI 11.300. Spesso i clienti ricevono delle diagnosi costose non sapendo che alcuni tecnici utilizzano semplici programmi non certificati, come fogli excel o semplici tool gratuiti: i risultati di questi studi sono quindi non idonei per la normativa italiana. Le diagnosi energetiche, oltre ad essere elaborate con software certificati, devono essere timbrate e firmate da un termotecnico abilitato.

Ci sono altri elementi da considerare?

La raccolta dei dati è un altro aspetto fondamentale per la diagnosi energetica. Vanno analizzate per esempio le bollette elettriche e del gas, l’acquisto di legna o altro combustibile, oltre a planimetrie, schede tecniche dei generatori di calore ed eventuali progetti termotecnici esistenti.

Una volta fatto il sopralluogo e raccolti i dati, cosa succede?

A questo punto le aziende della rete possono elaborare il modello dell’abitazione per ottenere i parametri fondamentali che caratterizzano l’involucro e gli impianti, la classe energetica attuale e quelle raggiungibili con gli interventi di riqualificazione.

Potrebbe spiegarci meglio i parametri?

Tra i parametri c’è per esempio il carico termico invernale, cioè la potenza termica in riscaldamento da assicurare all’abitazione per stabilire e mantenere la temperatura interna di comfort, tipicamente 20 °C, quando all’esterno di verificano le condizioni imposte dalla normativa, ad esempio per Torino è -8 °C. Il calcolo ci consente di conoscere il carico termico suddiviso per ambiente, stanza per stanza. Con questo valore, si può stabilire la potenza del generatore di calore. Un altro parametro è il fabbisogno termico invernale, valore legato al carico invernale che consente di stabilire quanta energia consumerà l’abitazione per il riscaldamento.

Invece rispetto alla classe energetica?

Grazie alla diagnosi energetica, oltre alla classe energetica reale dell’edificio, e dico reale perché a volte quella indicata in fase di acquisto dell’abitazione risulta un po’ ottimistica, vengono stabilite le successive classi energetiche raggiungibili con gli scenari migliorativi.

Gli scenari di miglioramento vengono concordati con il cliente?

Generalmente noi proponiamo due scenari: uno base e uno scenario top. Questi scenari vanno concordati con il cliente durante il sopralluogo. Il tecnico Casa Gas Free chiede al cliente quali sono gli interventi che prevede di fare in casa. Per esempio, se non ha intenzione di rifare i pavimenti, è inutile che proponiamo un pavimento radiante. Se vuole tenere i termosifoni faremo un altro ragionamento. Alcuni vogliono usare la biomassa e quindi dobbiamo ragionare con camini, stufe esistenti o da installare.

Quindi non proponete solo sistemi elettrici…

Ci tengo a sottolineare che avere una casa senza gas non è sinonimo di avere una casa elettrica; infatti i tecnici di Casa Gas Free sono anche a favore della filiera corta. Per esempio se ho un bosco di proprietà, quindi legna a disposizione, oppure nelle realtà agricole, dove ho scarti di nocciolino e sansa di olive, oppure altri che fanno cippato, perché non usarlo?

In cosa consistono gli scenari migliorativi?

Partendo dallo stato di fatto, viene proposto uno scenario base, con la descrizione degli interventi di miglioramento energetico dell’edificio per il salto di 2 classi, e uno scenario top, nel quale si determina la migliore classe energetica raggiungibile.

Dai due scenari, quali informazioni riceve il cliente?

In abbinamento a ogni scenario, i professionisti di Case Gas Free elaborano dei preventivi di spesa preliminari, ma realistici per gli interventi previsti (si veda la tabella in basso, ndr). L’analisi costi-benefici aiuterà il committente a capire qual è lo scenario più conveniente, compiendo una valutazione attenta su: costi iniziali, investimento iniziale per le riqualificazioni energetiche illustrate negli scenari; costi di gestione annuali per bollette, manutenzione; rientro dell’investimento rispetto ai due scenari di intervento; detrazioni.

Quali sono i passi successivi alla diagnosi energetica?

Dopo la diagnosi energetica, che equivale a un progetto definitivo, il terzo passo da fare per la riqualificazione energetica di un’abitazione è la redazione del progetto termoidraulico, corrispondente a un progetto esecutivo; quindi, partendo dai risultati della diagnosi, con un professionista di case senza gas si procede alla progettazione esecutiva degli scenari di intervento scelti.

E gli ultimi due step?

Il quarto passo riguarda la scelta delle ditte installatrici gas free, capaci di eseguire i progetti esecutivi per la realizzazione della casa senza gas progettata. Noi consigliamo di  scegliere ditte locali, ovviamente preparate a realizzare case senza gas, perché in caso di emergenza, soprattutto nelle case elettriche, il tecnico deve essere pronto a risolvere all’intervento. L’assistenza è necessaria soprattutto in fase iniziale. Infine, il quinto step facoltativo, è la certificazione Casa Gas Free, seguendo il nostro protocollo.

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