Dal gas alle rinnovabili: un esempio virtuoso di teleriscaldamento in una cittadina tedesca

Liggeringen, Germania: quando si propone l’estensione della rete del gas, il nuovo sindaco si oppone e si fa promotore di un progetto alternativo che impieghi biomassa e solare per un teleriscaldamento tutto a fonti rinnovabili.

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Continuiamo il nostro viaggio negli esempi virtuosi di piccole reti di teleriscaldamento: per analizzare il caso di questo articolo: ci spostiamo nella zona del lago di Costanza, in Germania, nella cittadina di Radolfzell, più precisamente nella frazione di Liggeringen.

Il Comune sempre al centro

Le aziende di servizio pubblico in Germania sono società municipali che forniscono servizi tecnici e di interesse generale per la popolazione.

La natura di questi servizi può essere molto diversa e comprendere un campo piuttosto elevato, che va dagli aspetti di pubblica utilità, come la fornitura di energia, a quelli più servizi, come la manutenzione degli edifici pubblici (ad esempio le piscine comunali).

Si tratta di aziende pubbliche o private, ma di solito con una partecipazione di maggioranza del Comune. La gestione delle aziende, qualora siano di carattere privato, è inoltre vincolata alle specifiche del rispettivo Comune proprio a causa della partecipazione diretta dell’ente pubblico.

In particolare, e questo è ciò che maggiormente riguarda gli investimenti infrastrutturali sui temi energetici, gli obiettivi a lungo termine e gli indirizzi aziendali possono essere influenzati dal Comune.

Gas? No, grazie!

Per esaminare il caso, partiamo dal Comune tedesco di Radolfzell, che detiene una partecipazione del 51% nella società privata Stadtwerke Radolfzell GmbH.

L’azienda Thüga AG di Monaco, poi, è il secondo e ultimo azionista, rappresentato dal 49% delle quote societarie.

Le aree di attività della società sono la fornitura di energia elettrica, gas e calore (servizi energetici e gestione operativa), la fornitura e lo smaltimento dell’acqua, servizi infrastrutturali anche in altre aree di rete, banda larga, trasporto pubblico e, infine, sistemi di condivisione di autovetture elettriche.

Uno dei progetti più interessanti portati avanti dalla società municipalizzata è stato realizzato nel distretto di Liggeringen, un caso esemplare di fornitura collettiva di calore tramite ricorso a fonti energetiche rinnovabili.

L’inizio della storia risale al 2011, quando si pensava all’alimentazione di Liggeringen dal punto di vista termico utilizzando esclusivamente gas naturale.

Nel 2013, però, avviene la svolta: un cambio al vertice del Comune ha portato un nuovo Sindaco con obiettivi ambientali palesemente più ambiziosi, soprattutto in tutto ciò che riguardava la pubblica amministrazione comprese, ovviamente, le società partecipate.

Il tema dell’espansione della rete del gas, insomma, era ormai fuori dal dibattito tecnico e politico.

240 connessioni per 20 GWh/anno

È solo però con l’avvento nel 2014 di Andreas Reinhardt, Amministratore Delegato di Stadtwerke Radolfzell, che comincia l’avventura vera e propria.

Si inizia a parlare, e chiaramente anche a valutare e progettare, una rete di riscaldamento per il distretto Liggeringen. Già il progetto originario prevedeva l’inserimento di un impianto solare termico per coprire fabbisogno termico estivo e l’accoppiamento con un sistema a biomassa per il funzionamento prettamente invernale.

Per sviluppare nella pratica questo concetto, è stata poi effettuata un’analisi di redditività determinando, da un lato, il potenziale di calore del distretto pari a circa 20 GWh termici all’anno, e, dall’altro, elencando tutti i costi derivanti dall’allacciamento e dalla fornitura delle 240 proprietà che sarebbero state connesse alla nascente rete.

Il bilancio è stato redatto nel 2015, facendo affidamento su un tasso di allacciamento pari al 40%.

Un passo cruciale, poi, è stato quello di una corretta e tempestiva informazione dei residenti: per evitare che il progetto fosse percepito come un qualcoso calato dall’alto, sono stati organizzati dieci eventi informativi e tre escursioni nei centri che già impiegavano fonti rinnovabili in reti di teleriscaldamento.

Vista la necessità di un’infrastruttura con un certo grado di complessità, la pianificazione idraulica è stata esternalizzata, in quanto è stata riconosciuta la necessità di progettisti con esperienza specifica sulle reti termiche.

Dopo aver stipulato 75 contratti con i primi destinatari degli allacciamenti, si è potuta avviare la procedura di appalto per i singoli componenti e servizi e, successivamente, perfezionare i contratti.

Da frutta e verdura a solare e biomassa

L’impegno più critico e lungo è stato quello di trovare il sito per la centrale termica e per posizionare i collettori solari. Venti siti potenzialmente adatti sono stati individuati e analizzati, richiedendo un intero anno di lavoro (vedi foto in alto).

Liggeringen, infatti, si trova in un’area protetta dal punto di vista paesaggistico e quindi la realizzazione degli impianti ha comportato una lunga negoziazione con le autorità di pianificazione di livello superiore per cercare un’area adatta.

Nella cittadina, inoltre, si è sparsa rapidamente la voce che si stava cercando un appezzamento di terreno, il che ha portato alcuni proprietari di potenziali aree a far salire il prezzo delle superfici stesse.

Alla fine, un commerciante di frutta e verdura ha venduto il suo appezzamento di terreno, sul quale ora si trovano sia la centrale termica che l’impianto solare. L’aspetto positivo di questo laborioso processo è che il commerciante ha poi reinvestito il denaro ricavato dalla vendita della proprietà per realizzare un negozio di alimentari a Liggeringen, dove impiega anche del nuovo personale locale. La scala locale ne ha così tratto un doppio vantaggio.

La rete, gli impianti e le sinergie

La rete di teleriscaldamento, operativa dal 2018, si estende per una lunghezza di circa 6 km, collegando poco più di 100 edifici.

L’impianto solare termico ha una superficie di collettori pari a 1.200 metri quadrati, in grado di coprire approssimativamente il 20% del fabbisogno termico annuale complessivo della rete. Il calore prodotto dal sistema solare termico permette un risparmio di parte del cippato necessario ad alimentare la caldaia, con un totale di emissioni evitate di CO2 di circa 1.400 tonnellate/anno.

Contemporaneamente alla costruzione della rete di riscaldamento, infine, sono state rinnovate le tubature dell’acqua potabile e delle acque reflue, è stata modernizzata l’illuminazione stradale e interrate le linee elettriche aeree.

Come fiore all’occhiello, sono stati posati i cavi in fibra ottica e i clienti che già compravano elettricità dalla Stadtwerke Radolfzell hanno potuto ottenere una tariffa internet più conveniente.

credit photo: Stadtwerke Radolfzell GmbH

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