Ridurre i costi operativi e le emissioni locali degli autocarri anche grazie all’energia autoprodotta dal veicolo.
È questo l’obiettivo di un progetto di ricerca – in parte finanziato dall’agenzia governativa per l’innovazione svedese Vinnova – nato dalla collaborazione tra Scania e alcuni partner svedesi: l’Università di Uppsala, un rivenditore di accessori per camion (Eksjö Maskin & Truck), un’azienda produttrice di pannelli fotovoltaici (Midsummer), una società di trasporti (Ernsts Express) e un’azienda fornitrice di energia elettrica (Dalakraft).
Il progetto, avviato nel 2021, sta permettendo ai ricercatori di studiare le possibili prestazioni di un autocarro ibrido Scania così da esaminare l’energia solare generata attraverso i pannelli solari posizionati sul rimorchio e la riduzione delle relative emissioni.
Si tratta di un camion ibrido plug-in da 560 cavalli. Sul rimorchio lungo 18 metri, una superficie di 100 metri quadrati è ricoperta da pannelli solari sottili, leggeri e flessibili con una potenza FV di 13,2 kWp, grosso modo quella necessaria per due o tre comuni abitazioni.
Se utilizzato in Svezia, l’impianto fotovoltaico del veicolo commerciale può fornire 8.000 kWh all’anno e l’elettricità solare generata consentirebbe di avere 5.000 km di autonomia in più. Nei Paesi dell’Europa meridionale il veicolo potrà anche raddoppiare la quantità di energia solare prodotta e con un’autonomia di guida maggiore rispetto al suo utilizzo in Svezia.
Il progetto ha anche studiato nuove e leggere celle solari, basate su una combinazione di celle Midsummer e nuove celle in perovskite. Una soluzione che consente una maggiore efficienza, permettendo potenzialmente di aumentare la produzione solare rispetto a generata dai classici pannelli.
Le batterie hanno una capacità totale di 300 kWh, così dislocate: 100 kWh sul camion e 200 kWh sul rimorchio.
Una parte della ricerca si occupa anche di valutare l’impatto della ricarica di questi veicoli sulla rete pubblica e la possibilità di vendere il surplus. Al momento la possibilità di una ricarica bidirezionale non è del tutto semplice e la legislazione non è ancora chiara.
L’autocarro sarà testato dall’azienda di trasporti Ernsts Express AB sulle strade pubbliche svedesi.