Caldaie obsolete, un’applicazione online per stimarne la classe energetica

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L’app HARPa permette anche di valutare economicamente la sostituzione con soluzioni più efficienti.

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Stimare la classe energetica dei generatori di calore obsoleti è ora più facile, grazie a un’applicazione in rete, chiamata HARPa e realizzata nell’ambito del quasi omonimo progetto europeo HARP.

L’app (link in basso) permette di avere una classificazione degli impianti autonomi di riscaldamento e Acs a servizio delle abitazioni secondo un metodo fondato sui regolamenti europei 811/2013 e 812/2013.

Per individuare la classe energetica del generatore, basta inserire pochi e semplici dati e l’utente può anche ricavare da HARPa una lista di soluzioni tecnologiche idonee alla sostituzione della caldaia obsoleta, con una stima indicativa dei benefici economici, energetici e ambientali connessi all’intervento.

Il progetto da cui nasce l’app, HARP (Heating Appliances Retrofit Planning), finanziato dal programma Horizon 2020 e avviato nel maggio del 2019, mira ad accrescere la consapevolezza degli utenti finali sull’efficienza degli impianti per il riscaldamento di ambienti e acqua calda sanitaria nelle abitazioni.

Lo scopo è fornire informazioni di base che aiutino a programmare la sostituzione degli apparecchi obsoleti e a esaminarla in termini economici, energetici e ambientali e lo strumento principale è appunto l’attribuzione di una classe energetica agli impianti che ne siano sprovvisti, perché installati prima dell’attuazione dei Regolamenti delegati (UE) della Commissione n. 811/2013 e n. 812/2013.

L’informazione sintetica dell’etichetta energetica aiuta il consumatore, indipendentemente dal bagaglio di conoscenze tecniche, a orientare le proprie scelte d’acquisto verso l’incremento di efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento.

In quest’ottica, la possibilità di confrontare la classe energetica dei nuovi apparecchi con quella del generatore presente nella propria abitazione rende più intuitiva la stima dei benefici conseguibili, soprattutto in termini di consumo energetico e dunque di risparmio economico, spiega l’Enea nel presentare il progetto, cui collabora.

Proprio per la stretta connessione con il sistema europeo di etichettatura, HARP si concentra sui generatori di calore con potenza nominale fino a 70 kW. Di conseguenza, il progetto si rivolge principalmente alle unità immobiliari dotate d’impianto autonomo e agli edifici con un numero di abitazioni limitato, per il quale possa essere idoneo un impianto centralizzato che non superi tale limite di potenza nominale.

La classificazione proposta da HARP si basa sulle norme vigenti e prende spunto dalle esperienze maturate nei cinque Paesi coinvolti (insieme all’Italia partecipano Francia, Germania, Portogallo e Spagna).

A oggi un sistema obbligatorio di etichettatura degli apparecchi esistenti vige in Germania, mentre in Italia, Francia e Spagna, all’avvio del progetto, erano disponibili schemi volontari, proposti dai produttori per stimare la classe energetica degli apparecchi di riscaldamento privi di etichetta.

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