Bonus edilizi, nuove iniziative in Friuli e Lazio per sbloccare i crediti fiscali

La Regione Friuli Venezia Giulia ha siglato un accordo con Intesa Sanpaolo, mentre il Lazio ha approvato la delibera attuativa della legge regionale 72/2023 che favorisce la circolazione dei crediti.

ADV
image_pdfimage_print

Diverse Regioni continuano a intervenire per sbloccare i crediti fiscali incagliati, connessi ai bonus edilizi: tra le iniziative più recenti, da segnalare l’accordo del Friuli Venezia Giulia con la banca Intesa Sanpaolo e la pubblicazione, nel Lazio, della delibera attuativa della legge 72/2023, che permette agli enti pubblici economici e alle società partecipate di acqusire i crediti dagli istitui finanziari.

In Friuli, ha spiegato in una nota l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, “la Regione è pronta ad avviare con Intesa Sanpaolo un’operazione molto rilevante per venire incontro alle esigenze di imprese e cittadini che sono stati penalizzati dalla situazione di blocco che si è creata a livello nazionale, ormai da quasi un anno, sul tema dei crediti fiscali” derivanti dal Superbonus.

L’accordo con Intesa Sanpaolo prevede che enti e società di derivazione pubblica potranno acquistare crediti fiscali (generati dai bonus edilizi) già nella disponibilità della Banca, la quale, a sua volta, potrà acquistare un valore equivalente di nuovi crediti da famiglie e imprese.

Intanto, come detto, la giunta del Lazio ha approvato la delibera attuativa della legge regionale n. 72 del 12 settembre 2023, che reca le disposizioni volte a favorire la circolazione dei crediti fiscali originati dai bonus edilizi.

La legge, ricordiamo, consente alle società partecipate e agli enti pubblici economici sotto il controllo della Regione di acquisire crediti fiscali sul mercato, tramite banche e istituzioni finanziarie; prevista anche la creazione di un portale informatico dei crediti acquistabili, per dare ulteriore spinta alla loro circolazione sul territorio regionale.

Più in dettaglio, la delibera affida a LazioCrea – società che affianca la Regione nelle attività tecnico-amministrative più complesse – la realizzazione della piattaforma elettronica dei crediti.

Inoltre, fornisce alla società Cotral (società in-house di trasporto pubblico locale) una serie di indirizzi, tra cui:

  • l’acquisto dei crediti può riguardare solo gli interventi del decreto Rilancio su edifici/unità immobiliari ubicati nel territorio della Regione, effettuati da imprese aventi sede legale e operativa sul territorio regionale dalla data dell’inizio dell’intervento fino alla data di entrata in vigore della presente legge;
  • l’acquisto dei crediti è effettuato senza ricorrere a indebitamento finanziario e nei limiti delle risorse proprie disponibili derivanti dalla vendita di titoli di viaggio disponibili nel bilancio della società;
  • le operazioni di acquisto dei crediti sono effettuate con cadenza mensile per un importo limitato alle rate dei suddetti crediti immediatamente utilizzabili in compensazione mediante modello F24 e in ogni caso nel corso dello stesso anno solare in cui ha luogo l’acquisto;
  • l’acquisto dei crediti avviene entro un prezzo non superiore al valore nominale del credito e comunque a condizioni di mercato tenendo conto delle attività di gestione dell’operazione da parte della società.

Gli enti pubblici economici regionali e le società partecipate, ricordiamo, non sono soggetti al divieto di acquistare i crediti del Superbonus e degli altri bonus edilizi imposto dal Decreto “Blocca cessioni”, poiché il divieto si applica solo alle amministrazioni pubbliche incluse nel conto economico consolidato, definite dalla Legge 196/2009.

Queste amministrazioni comprendono sia quelle centrali, come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Agenzie fiscali, le Autorità amministrative indipendenti, gli Enti associativi e di ricerca, sia quelle locali come Regioni, Province, Comuni e Camere di commercio, e comprendono anche gli Istituti previdenziali.

ADV
×