Si trova a Rapolano, in provincia di Siena, la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di auto e camion con solo biometano, ottenuto dalla frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU).
La stazione, a marchio IP, è stata realizzata da Snam4Mobility (società controllata al 100% da Snam), che ne ha dato notizia con una nota stampa.
Il distributore (nella foto a destra, dal sito web Snam) si trova all’altezza del raccordo Siena-Bettolle e appartiene alla Piccini Paolo Spa, che distribuisce il carburante fornito da un’azienda di Padova, la SESA Spa (Società Estense Servizi Ambientali).
Questa prima fornitura, pari a circa 2.500 kg di biometano, permette di effettuare più di 150 rifornimenti.
In prospettiva
In futuro questa stazione potrà essere alimentata dagli impianti di biometano che si svilupperanno nella zona. Il biometano, che oltre alla FORSU può essere ricavato anche da scarti dell’industria agricola e agroalimentare, spiega Snam nella nota, è l’unica fonte energetica ad avere un saldo di emissioni potenzialmente negativo, poiché il suo processo di produzione consente di recuperare anche la CO2 derivante dallo smaltimento dei rifiuti e di utilizzarla per l’industria alimentare o per altri scopi.
Essendo chimicamente indistinguibile dal gas naturale, il biometano può essere immesso direttamente nelle infrastrutture esistenti.
Il nuovo impianto non rimarrà certo un caso isolato, nel proprio piano strategico 2022 infatti Snam prevede circa 100 milioni di euro di investimenti per la realizzazione di infrastrutture per la produzione di biometano.
Lo sviluppo del settore del biometano
Il settore del biometano è in rapido sviluppo. Ad oggi in Italia sono sei gli impianti allacciati alla rete Snam, in Lombardia (a Milano, Montello e Sarmato), Calabria (Rende), Emilia-Romagna (Sant’Agata Bolognese) e Lazio (Anzio), con una trentina di altri produttori prossimi alla connessione.
Secondo le stime del CIB (Consorzio Italiano Biogas), spiega Snam, il nostro Paese ha un potenziale di produzione di 8 miliardi di metri cubi annui di biometano al 2030, un quantitativo superiore al 10% del fabbisogno nazionale di gas.
Inoltre, prosegue l’azienda, la mobilità a gas naturale e rinnovabile abbina la sostenibilità ambientale ai vantaggi economici, abbattendo le emissioni di particolato e ossidi di azoto, riducendo significativamente quelle di anidride carbonica e assicurando sensibili risparmi ai consumatori.
L’Italia ha il maggior numero di auto circolanti a metano in Europa (circa 1 milione) e la rete di distribuzione più sviluppata (1.300 distributori), in fase di espansione anche grazie agli investimenti di Snam.
Quello di Rapolano è il sesto distributore realizzato da Snam in Italia. All’iniziativa ha preso parte anche SEAT, la casa automobilistica in questo momento più attiva nella mobilità sostenibile a CNG (gas naturale compresso) e biometano, e con la gamma di modelli a metano più ampia del mercato.