Auto: FCA ne ritira quasi un milione per emissioni. Volskwagen annuncia accelerazione su elettrico

In seguito ai controlli EPA, via dal mercato Usa 862mila vetture Fiat-Chrysler. Intanto Volskwagen annuncia un programma "elettrico", con 70 nuovi modelli previsti nei prossimi anni.

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I test sulle emissioni inquinanti delle auto mettono ancora in difficoltà Fiat-Chrysler: il colosso italoamericano, infatti, ha appena disposto il richiamo volontario di oltre 862.000 vetture negli Stati Uniti in seguito ai controlli effettuati dall’agenzia Usa di protezione ambientale (EPA, Environmental Protection Agency) e dalla stessa FCA.

Il richiamo, evidenzia l’EPA in una nota, riguarderà sei modelli a marchio Dodge, Chrysler e Jeep prodotti tra 2011 e 2016; i proprietari saranno avvisati da FCA e dovranno portare i veicoli interessati nelle officine per la sostituzione di alcuni componenti. Dato il numero piuttosto elevato di automobili coinvolte, le riparazioni saranno eseguite in diverse fasi durante il 2019, partendo dai modelli più vecchi che saranno richiamati per primi.

Intanto, chiarisce l’agenzia, l’EPA proseguirà a controllare altri veicoli di Fiat-Chrysler che potrebbero emettere più sostanze inquinanti rispetto ai limiti fissati dalle autorità americane e quindi potrebbero essere oggetto di futuri richiami.

Ricordiamo che a gennaio, sempre negli Stati Uniti, FCA aveva raggiunto un accordo extragiudiziale con il Dipartimento della giustizia, accettando di pagare in totale circa 800 milioni di dollari per archiviare tutte le accuse mosse nei confronti del gruppo automobilistico sull’utilizzo di centraline truccate per diminuire le emissioni.

L’inchiesta federale era partita nel 2017, dopo che l’EPA aveva scoperto che su alcuni motori diesel di Fiat-Chrysler erano state impiegate centraline con software illegali che consentivano di alterare i risultati dei test (FCA ha sempre negato tali accuse).

Intanto la casa automobilistica che più di tutte è stata colpita dallo scandalo Dieselgate, Volkswagen, ha appena annunciato di voler accelerare i suoi piani di elettrificazione.

Sono previsti, infatti, 70 nuovi modelli elettrici plug-in nei prossimi dieci anni, anziché 50 come stabilito inizialmente (vedi anche qui); la nota della casa di Wolfsburg precisa che saranno prodotti 22 milioni di veicoli elettrificati contro 15 milioni ipotizzati nella prima versione del programma.

Più in dettaglio, Volkswagen prevede investimenti per più di 30 miliardi di euro al 2023 per elettrificare le vetture; l’obiettivo è arrivare ad almeno il 40% di auto plug-in sul totale nel 2030.

E per supportare questa “offensiva elettrica”, aggiunge VW, il colosso automobilistico tedesco ha già stretto accordi con vari fornitori di batterie, tra cui LG Chem, CATL e Samsung.

Inoltre, Volkswagen sta valutando di partecipare a qualche consorzio industriale per produrre celle e batterie in Europa (la Germania ha stanziato oltre un miliardo di euro per costruire nuove gigafactory, vedi qui), senza dimenticare il futuro potenziale degli accumulatori a stato solido, una tecnologia su cui VW sta puntando grazie alla partnership con QuantumScape.

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