Auto elettrica, in Italia forte crescita di punti di ricarica a uso domestico

Più di 300mila interventi sono collegati ai bonus edilizi. Crescono anche le installazioni di colonnine pubbliche nel primo semestre 2023, +80% rispetto allo stesso periodo del 2022. I dati Motus-E.

ADV
image_pdfimage_print

Mentre si espande ancora la rete italiana di punti di ricarica pubblica per le auto elettriche, si assiste a una forte crescita delle installazioni di colonnine domestiche. Queste ultime, infatti, hanno superato le 400mila unità, grazie soprattutto ai bonus edilizi, segnando un +700% in confronto al 2021.

Nei primi sei mesi del 2023 si sono installati in Italia 8.438 nuovi punti di ricarica a uso pubblico, +80% rispetto allo stesso periodo del 2022, di cui 4.037 realizzati tra aprile e giugno.

Il totale cumulato è quindi salito a 45.210 punti. La Lombardia è nettamente in testa a livello regionale (7.657), davanti a Piemonte, Veneto e Lazio con oltre 4mila punti di ricarica per ciascuna di queste Regioni.

Oltre metà delle installazioni (56%) si trova nelle Regioni del nord. Un altro dato importante è che ora ci sono colonnine in un quarto delle aree di servizio autostradali.

Sono i dati più rilevanti diffusi da Motus-E, nel suo aggiornamento trimestrale delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

In particolare, segnala l’associazione che promuove la mobilità elettrica, i punti per la ricarica domestica delle auto hanno registrato ben 304.000 installazioni collegate ai bonus edilizi (dati Enea).

Un’altra spinta alle installazioni residenziali dovrebbe arrivare dagli incentivi, già stanziati e in attesa dei decreti attuativi, per le colonnine a uso domestico per privati e condomìni.

Peraltro, sottolinea Motus-E, le risorse ricadranno in gran parte sull’economia nazionale: più del 70% delle wallbox vendute in Italia sono prodotte nella Penisola e oltre il 50% del costo “chiavi in mano” è riferito all’installazione, svolta da aziende e professionisti locali.

Intanto comincia a espandersi anche la rete di colonnine sulle autostrade, dove si registra al 30 giugno la presenza di 657 punti di ricarica (+422 rispetto a un anno fa), distribuiti in 121 aree di servizio sulle 476 totali. Il 77% dei punti di ricarica autostradali ha una potenza superiore a 43 kW e il 58% supera 150 kW.

“I passi avanti compiuti sulla grande viabilità riflettono il grande impegno degli operatori coinvolti, che continua purtroppo a scontrarsi con l’immobilismo di tutti quei concessionari autostradali che nonostante un obbligo di legge, in vigore dalla fine del 2020, continuano a non bandire le gare per installare le colonnine nelle aree di servizio”, commenta il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso.

Naso poi evidenzia che sarà molto importante “riuscire a mettere a terra tutti i fondi che il Pnrr ha destinato alle colonnine di ricarica”. La prima gara “ha presentato una serie di criticità, soprattutto sul segmento extraurbano”, ma “con interventi mirati sui relativi decreti confidiamo che gli operatori potranno partecipare massivamente, raggiungendo i target di infrastrutturazione prestabiliti”.

Da segnalare però che le vendite di auto elettriche in Italia stanno crescendo ancora troppo lentamente e che la loro quota di mercato complessiva, riferita al primo semestre 2023, è rimasta sotto al 4%, si veda Auto elettrica, la crescita del mercato italiano è ancora troppo lenta

ADV
×