Un altro rischio per l’industria delle batterie: scarsità di nichel già nel 2024

Necessario espandere i giacimenti globali e trovare composizioni chimiche differenti. Le analisi di Rystad Energy.

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Tra pochi anni le forniture globali di nichel potrebbero essere insufficienti a coprire la domanda in crescita di questa materia prima, creando problemi alle case automobilistiche.

Lo scrive Rystad Energy in una recente analisi, ricordando che il nichel è un elemento essenziale per molte batterie impiegate sui veicoli elettrici.

La domanda globale di nichel, secondo le proiezioni di Rystad Energy, raggiungerà 3,4 milioni di tonnellate nel 2024 (oggi: 2,5 Mt), mentre la capacità di approvvigionamento sarà intorno a 3,2 Mt considerando le miniere esistenti, i progetti e i piani di sviluppo in questo settore estrattivo.

In sostanza, già nel 2024 ci sarà una scarsità di offerta di nichel rispetto alla domanda: mancheranno circa 200.000 tonnellate di materia prima sul mercato internazionale, e nel 2026 il divario tra domanda e offerta secondo Rystad supererà mezzo milione di tonnellate.

Il grafico sotto riassume il quadro, mostrando anche il crescente impatto della domanda di nichel per le batterie sul mercato complessivo di questo metallo.

Al momento la maggior parte del nichel (70% delle forniture mondiali) è richiesto dalle industrie che producono acciaio inossidabile, mentre per la produzione di batterie ne serve meno del 10% di quello estratto in tutto il mondo.

Tuttavia, la quota di mercato del nichel destinato alle batterie potrebbe salire al 31% nel 2026.

Che cosa si può fare?

Case automobilistiche e produttori di batterie, spiega Rystad, potrebbero cercare nuove fonti di approvvigionamento di nichel, ad esempio nei depositi in Indonesia. Ma estrarre nichel da questi giacimenti comporta dei rischi ambientali e sociali da valutare con i criteri ESG (Environmental, Social and Governance).

Altrimenti, il settore automotive dovrà sviluppare batterie con composizioni chimiche differenti, riducendo la presenza di nichel a favore di altri metalli, anche se non sarà una strada semplice.

Ricordiamo che anche per le forniture globali di litio ci sono rischi di vario tipo: prezzi volatili, bolle speculative e carenza di offerta. E anche il cobalto ha i suoi problemi, legati soprattutto al dominio del Congo nello scacchiere dei giacimenti e alla presenza di miniere dove si sfrutta manodopera minorile.

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