Acciaio da idrogeno verde, H2 Green Steel raccoglie 1,5 miliardi di euro

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L'acciaieria svedese alimentata a idrogeno da rinnovabili dovrebbe entrare in esercizio nel 2025 e produrre fino a 5 milioni di tonnellate di acciaio l'anno entro il 2026.

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Avanza il progetto per un’acciaieria interamente alimentata da idrogeno verde, a Boden, nel nord della Svezia.

La svedese H2 Green Steel ha infatti raccolto un finanziamento azionario di circa 1,5 miliardi di euro per l’iniziativa, in linea con i piani presentati ad aprile, ha comunicato ieri l’azienda in una nota.

L’impianto utilizzerà l’idrogeno da elettricità rinnovabile per produrre acciaio, in un processo che emette fino al 95% in meno di CO2 rispetto all’acciaio prodotto con la tradizionale tecnologia degli altiforni a carbone, si spiega.

Il round di finanziamento è stato co-guidato dal nuovo investitore Hy24 insieme agli investitori esistenti Altor, GIC e Just Climate e comprende anche i nuovi investitori Andra AP Fonden e Temasek.

H2 Green Steel, ricordiamo, è stata fondata nel 2020 per accelerare la decarbonizzazione dell’industria siderurgica ed è una controllata del gruppo Vargas, che è cofondatore e tra i maggiori azionisti del produttore svedese di batterie Northvolt.

L’avvio della produzione dell’acciaio a Boden è previsto entro la fine del 2025; H2 Green Steel punta ad aumentare l’output fino a 5 milioni di tonnellate di acciaio entro il 2026 e ha già contratti per circa la metà della produzione pianificata, nonostante l’acciaio verde sia più costoso di quello ad alta intensità di CO2.

“La disponibilità a pagare di più per l’acciaio verde è aumentata trimestre dopo trimestre”, spiega l’amministratore delegato Henrik Henriksson. “I primi contratti che abbiamo firmato avevano un premium di circa il 20%; i più recenti arrivano a un premium del 30%“.

Secondo H2 Green Steel, mentre la produzione tradizionale di acciaio emette circa 2 tonnellate di CO2 per tonnellata di metallo, lo stabilimento di Boden produrrà acciaio con emissioni di circa 200 chilogrammi di CO2 per tonnellata.

Il mese scorso H2 Green Steel ha annunciato di aver firmato accordi pluriennali con le aziende minerarie Rio Tinto e Vale, per la fornitura di pellet di minerale di ferro dal Canada e dal Brasile.

Nel lungo termine, l’azienda mira a tagliare anche i circa 40 kg di CO2 di emissioni per tonnellata di acciaio derivanti dal trasporto del minerale, approvvigionandosi in Svezia e utilizzando metodi di trasporto più puliti.

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