Il 12 giugno, in vista del vertice di oggi tra i rappresentanti di Parlamento, Commissione e Consiglio, per trovare la versione finale di compromesso della direttiva EED (Energy Efficiency Directive) e di quella sulle rinnovabili, gli imprenditori, i gruppi di investimento, le autorità locali e i cittadini che fanno parte della “Coalizione per ambizioni più alte” hanno scritto ai leader europei una lettera in cui si chiede di accelerare la transizione energetica verso un’Europa low-carbon.
Secondo la coalizione – spiega una nota – “gli obiettivi climatici europei devono essere alzati per rispettare quanto previsto dall’Accordo di Parigi”.
Nello specifico i membri della coalizione chiedono ai leader europei di assicurare:
- il completamento di una politica europea al 2030 in linea con le richieste del Parlamento verso traguardi vincolanti del 35%;
- che la nuova strategia climatica di lungo termine permetta all’Europa di raggiungere l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature medie terrestri a 1.5 °C, prevedendo anche una drastica riduzione delle emissioni, al più tardi al 2050;
- una tempestiva revisione dei target di riduzione delle emissioni climalteranti.
Difficile dire cosa emergerà dal vertice di oggi, viste le posizioni contrastanti dei Paesi nei confronti delle richieste del Parlamento verso target vincolanti del 35%.
Come abbiamo scritto, con la posizione di Italia e Spagna è cresciuto il gruppo dei paesi favorevoli a obiettivi europei più ambiziosi.
Sia il nuovo esecutivo italiano M5S-Lega, sia quello socialista appena insediato a Madrid, infatti, hanno dichiarato che appoggeranno le misure proposte e votate dall’Europarlamento.
Il punto interrogativo resta sulla posizione che assumerà la Germania, ultimamente poco propensa a impegnarsi con maggiore convinzione nelle iniziative di economia “verde”.
Secondo il ministro tedesco dell’Energia, Peter Altmaier, “all’Europa serve un compromesso per evitare di definire obiettivi irraggiungibili”, come riferito dall’agenzia EurActiv.