Costo rinnovabili in bolletta: dal 2017 A3 in calo

La previsione dal GSE in un dossier: il picco a metà dell'anno in corso per i Certificati Verdi e poi la discesa fino a tornare ai livelli del 2013 entro il 2018. A far calare i costi soprattutto l'uscita dal periodo incentivato di diversi grandi impianti.

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Se la componente A3 della bolletta, quella destinata quasi totalmente agli incentivi alle rinnovabili, in questi ultimi anni è cresciuta molto rapidamente, a partire dalla seconda metà di quest’anno inizierà a calare, per riportarsi nel giro di due anni al livello del 2013.

È questa la previsione fatta dal GSE nel dossier pubblicato oggi “Speciale Energia Rinnovabile – Principali indicatori relativi ai diversi meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili 2013 – 2018” (in allegato in basso).

Il fabbisogno economico A3 – si legge nel report – è cresciuto in maniera esponenziale, passando dai 3 miliardi di euro nel 2009 ai quasi 15 miliardi di euro nel 2016.

A partire dal secondo semestre del 2016 si assiste, invece, a una riduzione del sudetto fabbisogno, dovuta principalmente alla conclusione del periodo di incentivazione per alcuni impianti di grandi dimensioni (si veda grafico sotto, basato su elaborazioni che non tengono conto delle norme sulla proroga degli incentivi ad alcuni impianti a biomasse della Legge di Stabilità, che costeranno circa 100 milioni di € all’anno).

La fine del periodo di incentivazione per i beneficiari dei meccanismi CIP6/92 e Certificati Verdi (CV) – fa notare il Gestore – comporta negli anni una graduale diminuzione dell’energia oggetto di incentivazione e, quindi, dell’energia venduta dal GSE sul mercato elettrico.

Tale evento e la pubblicazione di specifici provvedimenti finalizzati alla riduzione della bolletta elettrica – tra cui, ad esempio, lo “spalma-incentivi fotovoltaico” (Legge 116/2014) e lo “spalma-fer” (Legge 9/2014) – hanno portato a una riduzione del fabbisogno A3 nel 2015.

Si evidenzia, tuttavia, un nuovo incremento del fabbisogno A3 stimato per il 2016, per effetto principalmente del meccanismo dei CV. Oltre ai costi associati al ritiro da parte del GSE dei titoli invenduti, dovranno, infatti, essere sostenuti anche i costi relativi alle tariffe incentivanti che sostituiranno i CV a partire dal 2016 (art. 19 del DM 6 luglio 2012).

Dal 2017 il fabbisogno economico A3 tornerà a diminuire, anche per effetto della conclusione del periodo di incentivazione per impianti di grandi dimensioni.

Il dossier GSE “Speciale Energia Rinnovabile – Principali indicatori relativi ai diversi meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili 2013 – 2018” (pdf)

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