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Nel 2013 il fotovoltaico per la prima volta supererà l’eolico

Un’analisi di Bloomberg New Energy Finance prevede che nel 2013 l’eolico a livello mondiale toccherà 35,5 GW di nuova potenza installata e per la prima volta sarà superato dal solare fotovoltaico che avrà una potenza annuale di 36,7 GW circa. Per entrambi gli operatori delle tecnologie da quest'anno torneranno i profitti.

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Un’analisi di Bloomberg New Energy Finance (BNEF), “Wind and PV Market Outlooks – 3° trimestre”, prevede che nel 2013 l’eolico a livello mondiale toccherà quota 35,5 GW di nuova potenza installata (1,7 GW offshore incluso) e per la prima volta sarà superato dal solare fotovoltaico che avrà una nuova potenza annuale di 36,7 GW circa.

Insomma, si prevede un netto calo dell’eolico rispetto al 2012, pari a circa il 24%, che si contrappone a una crescita di circa il 17% del fotovoltaico. Lo scorso anno, infatti, l’eolico aveva registrato una potenza installata di 46,6 GW e il fotovoltaico di 30,5 GW. In entrambi i casi si trattava di due record.

La causa di questo storico ‘sorpasso’ è da cercare, da una parte, nel forte rallentamento dei due mercati principali dell’energia del vento, Cina e Stati Uniti, afflitti da una notevole incertezza nelle politiche settoriali. Pensiamo solamente che nel 2012 negli Usa si erano installati 13,1 GW di nuova potenza eolica: un record, che superava abbondantemente l’anno in cui si erano messe in esercizio più turbine, cioè il 2010 con 10 GW. In Cina, invece, nonostante nel 2012 le installazioni fossero calate (14 GW contro i 29,66 del 2011), quello stesso anno l’enegia dal vento aveva sorpassato il nucleare in termini di produzione, diventando la terza fonte per contributo al mix elettrico, dietro a carbone e idroelettrico. Stando ai dati dell’associazione dell’eolico cinese, CWEA, nel 2012 il vento ha fornito al gigante asiatico 100,4 miliardi di kWh.

Dall’altra parte, va poi evidenziata la netta riduzione dei costi del FV che va di pari passo con i nuovi meccanismi incentivanti operativi in Cina e Giappone, e nonostante un significativo declino dei mercati, finora leader, come quelli di Germania e Italia.

Secondo BNEF, sebbene l’eolico torni su livelli di potenza installata annuali come quelli del 2008, entrambe le tecnologie, fotovoltaico e eolico onshore, contribuiranno quasi allo stesso modo alla nuova capacità elettrica addizionale tra oggi e il 2030. In particolare per l’eolico onshore e offshore la potenza installata sul totale della potenza elettrica mondiale passerà dal 5% del 2012 al 17% del 2030. Il fotovoltaico, che parte da un livello più basso, passerà da una quota del 2% del 2012 arriverà al 16 % nel 2030.

Secondo gli analisti del report (disponibile solo per i soci BNEF), dopo anni di sovracapacità e consolidamento da quest’anno entrambi i settori torneranno a fare profitti. Tutto ciò grazie al taglio dei costi e al riposizionamento su segmenti di mercato più remunerativi; un cambiamento notato dai mercati azionari, tanto che le azioni delle compagnie del settore hanno recuperato in media il 66% da quei minimi toccati nel luglio 2012.

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