Pompe di calore, per Co.Aer vitale l’inclusione nella proroga 55%

  • 27 Maggio 2013

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Co.Aer, Associazione Costruttori apparecchiature ed impianti per la climatizzazione e pompe di calore, richiama l’attenzione del Governo e delle Autorità sulla grave esclusione dall’incentivazione del 55% delle pompe di calore. Rischio 'effetto esodati' per le tecnologie efficienti.

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Co.Aer, Associazione Costruttori apparecchiature ed impianti per la climatizzazione e pompe di calore, federata ad ANIMA, richiama l’attenzione del Governo e delle Autorità sulla grave esclusione dall’incentivazione del 55% delle pompe di calore. Tali tecnologie al momento attuale rischiano di rimanere senza alcun incentivo fiscale in assenza di un conto energia termico attivo e di nuove tariffazioni elettriche per le pompe di calore.

“Non abbiamo alcuna garanzia che il conto energia termico possa supportare il manifatturiero italiano delle pompe di calore – dichiara Bruno Bellò, Presidente Co.Aer – Rischiamo un effetto esodati anche per le nostre tecnologie più efficienti e innovative. Le motivazioni principali sono la scarsa remunerabilità, la non operatività ad oggi e la mancanza di una tariffa elettrica dedicata per le pompe di calore, prevista nello stesso conto energia termico”.

“Al momento lo strumento esiste ma non è applicabile né preventivabili i benefici per chi installa tali tecnologie – conclude Bellò – La richiesta esplicita degli imprenditori è che i due sistemi di incentivazione coesistano almeno fino a quando non sarà attivo ed efficiente il conto energia termico perciò almeno fino al 31 dicembre 2013”.

(comunicato Co.Aer)

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