Fotovoltaico come bancomat: interventi retroattivi per recuperare fino a 500 milioni l’anno?

Si ventila un nuovo espediente per fare cassa a spese di chi ha investito nel fotovoltaico intervenendo con misure, di fatto, retroattive. L'idea sarebbe quella di agire sugli interessi passivi degli investimenti in impianti FV fatti nel recente passato.

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Un nuovo espediente per fare cassa a spese di chi ha investito nel fotovoltaico intervenendo con misure retroattive. L’idea sarebbe quella di agire sugli interessi passivi degli investimenti fatti in passato.

La proposta, resa nota nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa, sarebbe ancora arenata sulle scrivanie del Ministero delle Finanza e prevederebbe di spremere dal settore circa 500 milioni l’anno.

Come sappiamo gran parte dell’installato fotovoltaico italiano degli ultimi anni, soprattutto i grandi parchi, è stato finanziato a debito. Si starebbe studiando un sistema per rendere non detraibili gran parte degli interessi passivi pagati per questi investimenti. Un impianto fotovoltaico realizzato con i primi incentivi non potrebbe così detrarsi, come costo, gli interessi passivi che paga alle banche per il debito contratto.

Staremo a vedere se e come l’idea si concretizzerà.

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