Innanzitutto viene prevista la certificazione energetica, oltre che per i nuovi edifici, anche per quelli oggetto di compravendita (dal 1 luglio 2007 per i passaggi di proprietà di interi edifici di grosse dimensioni al 1 luglio 2009 per le singole unità immobiliari). Entro la fine dell’anno verranno predisposte dal Ministero le Linee guida per la certificazione. Questa misura è estremamente importante per spingere il mercato verso l’acquisto di edifici a basso consumo di energia, come si è visto nel comparto degli elettrodomestici, e per stimolare i costruttori verso edifici ad alta efficienza energetica. Nella Provincia di Bolzano, che ha introdotto da un paio di anni l’etichetta energetica (A, B, C), i compratori esigono ormai solo edifici di classe A e B (con consumi dimezzati rispetto agli edifici esistenti nel resto del Nord Italia).
Per riportare la nostra edilizia a livelli di punta sono state poi introdotte norme più rigorose sui limiti di dispersione termica dell’involucro.
Novità importanti anche sul versante degli impianti. E’ previsto l’obbligo in tutti i nuovi edifici del solare termico. Questa misura creerà un mercato di 500.000 m2 l’anno di pannelli solari entro il 2009, contro i 72.000 m2 dello scorso anno.
Entrambe queste misure serviranno a ridurre i consumi energetici, a favorire la crescita di una industria italiana del solare e a stimolare progettisti e costruttori a realizzare edifici con un’integrazione architettonica degli impianti solari (avremo un “solar italian style”?).
Una spinta viene data anche agli impianti di riscaldamento, la cui efficienza media nel nostro Paese è molto bassa. Per le zone climatiche D, E, F, cioè larga parte dell’Italia centro-settentrionale, viene infatti definito un percorso agevolato per l’utilizzo di caldaie ad alta efficienza (con risparmi anche superiori al 20%).
Il dlgs, al contrario del precedente, inizia poi a interessarsi anche alle condizioni estive, sempre più critiche nel nostro Paese. Basti ricordare la notevole diffusione del condizionamento (9 milioni di impianti venduti tra il 2000 e il 2006). I consumi degli impianti sotto i 7 kW raggiungono gli 11 TWh/a, con emissioni pari a 6 Mt CO2/a e la domanda di punta estiva è aumentata tanto da superare quella invernale.
Il decreto prevede per gli immobili nuovi e nel caso di ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore a 1.000 m2, l’obbligatorietà di sistemi schermanti esterni.
Infine va segnalata l’attenzione agli aspetti di programmazione territoriale.
Le Regioni dovranno considerare all’interno degli strumenti di pianificazione e urbanistici le norme contenute nel decreto, ponendo particolare attenzione alle soluzioni volte all’uso razionale dell’energia e all’uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all’orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare.
Insomma questo dlgs, in sinergia con i provvedimenti di detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica dell’ediliza esistente previsti nella legge Finanziaria, lancia un potente segnale per lo sviluppo dell’industria delle costruzioni. I livelli di efficienza energetica richiesti per i componenti degli edifici e degli impianti rafforzeranno inoltre i comparti industriali interessati, favorendone la competitività sul mercato internazionale.