Revamping fotovoltaico a terra: come agire per non perdere produttività

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Un calo della produttività porta con sé un aumento del tempo necessario per rientrare dall’investimento sulla centrale solare. Se non si interviene tempestivamente attraverso una serie di operazioni risolutive, dette di revamping, anche all’aumento dei costi. Articolo a cura di Enerray.

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L’Italia è un paese a forte rischio idrogeologico. Un fattore da tenere sempre in considerazione sia in prospettiva, quando si pianifica la costruzione di un impianto ad energia solare, sia nel presente quando fattori esterni o dal carattere di imprevedibilità ne vanno ad intaccare l’efficienza.


Può capitare infatti che gli impianti fotovoltaici su terreno risentano degli effetti di questo problema riducendo di conseguenza la loro produttività.

Un calo della produttività porta con sé un aumento del tempo necessario per rientrare dall’investimento sulla centrale solare e, se non si interviene tempestivamente attraverso una serie di operazioni risolutive, dette di revamping, all’aumento dei costi.

Le grandi compagnie fotovoltaiche specializzate nell’EPC, operano una serie di studi preliminari proprio nella direzione di garantire un rischio idrogeologico vicino allo zero. Non è però possibile eliminare del tutto il rischio idrogeologico, soprattutto come detto, per impianti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni su terreni estesi.

In casi di problematiche legate a fattori idrogeologici, l’intervento di revamping sull’impianto fotovoltaico va effettuato nel minor tempo possibile e verte su tre principali canali: il primo è quello di un’analisi completa e puntuale, sul campo, delle criticità intrinseche della zona sulla quale è installato l’impianto fotovoltaico ovvero dei danni subiti in seguito ad un evento esterno.

Il secondo è quello della messa in opera degli interventi correttivi e del ripristino dell’area, come sistemi di drenaggio realizzati ad hoc, capaci di essere installati senza interrompere la produzione di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico.

Il terzo canale di intervento è la sostituzione dei moduli e dei pannelli danneggiati e il riallineamento del parco fotovoltaico in modo da ripristinare il corretto e più efficiente allineamento dell’impianto solare.

Infine, ripristinata la massima efficienza dell’impianto fotovoltaico su terreno e messo al riparo da future problematiche legate all’ambiente, possono essere facilmente messe in atto migliorie a livello di sicurezza anti-intrusione e di monitoraggio dell’area 24h su 24h per essere in grado di intervenire successivamente con ancora maggior puntualità e precisione ed evitare intrusioni non autorizzate.

Gli interventi di ripristino e revamping di un impianto fotovoltaico su terreno possono avere una durata di qualche settimana fino ad un massimo di un paio di mesi nei quali, come detto, l’impianto non smetterà mai di essere in funzione.

I costi degli interventi verranno ampiamente compensati dal ritorno di energia elettrica prodotta dall’impianto che tornerà ai massimi livelli pre-danneggiamento.

Le migliori aziende del settore fotovoltaico sono in grado sia di fornire servizi di EPC dell’intero processo di ripristino e revamping dell’impianto sia servizi preventivi di O&M che permettono, attraverso un monitoraggio costante e garantito nel tempo, di anticipare problematiche e cali di efficienza degli impianti ad energia solare.

Per saperne di più sui servizi O&M di Enerray potete visitare la pagina dedicata.

Per vedere le ultime realizzazioni di impianti fotovoltaici su terreno di Enerray potete visualizzare la gallery a questo link.

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