Tesla batte se stessa in Australia: in arrivo super batteria da 300 MW

Realizzata con la società francese Neoen. Fornirà servizi di rete allo Stato di Victoria.

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In Australia sta per nascere una nuova super-installazione di batterie al litio, una delle più potenti al mondo, sviluppata dalla stessa coppia di aziende – Tesla e la francese Neoen – che ha già realizzato quella che per un po’ è stata la batteria dei record.

Il nuovo progetto si chiama Victorian Big Battery e sarà costruito a Geelong, nello Stato australiano di Victoria (qui un una presentazione del progetto e un breve video).

Sarà un mega impianto di accumulo energetico da 300 MW/450 MWh, quindi con una capacità più che doppia in confronto al precedente sistema di accumulo sviluppato da Neoen e Tesla, Hornsdale Power da 150 MW/193 MWh (potenziato nel 2019 dopo l’entrata in funzione, nel 2017, con 100 MW/129 MWh).

La batteria di Hornsdale è stata la più grande al mondo fino allo scorso agosto, quando è arrivato in porto il progetto da 230-250 MW di LS power nella contea di San Diego, negli Stati Uniti, battezzato Gateway Energy Storage.

La Big Battery australiana, spiega Neoen in una nota, ha vinto un contratto da 250 MW, nell’ambito di una procedura competitiva per fornire servizi di rete all’Australian Energy Market Operator (AEMO).

Più in dettaglio, il contratto è un “System Integrity Protection Scheme” (SIPS) valido fino al 2032 e volto ad assicurare maggiore sicurezza e stabilità alla rete elettrica, grazie all’energia resa disponibile in tempo reale dalle batterie.

In pratica, evidenzia la nota, l’installazione di batterie potrà fornire un servizio di “risposta automatica” in caso di necessità, ad esempio per coprire il fabbisogno elettrico durante un blackout improvviso o quando c’è un picco di consumi energetici, come nelle ondate di calore estivo che fanno impennare i consumi dei climatizzatori negli edifici.

La batteria, che sarà operativa entro la fine del 2021, favorirà anche la diffusione delle energie rinnovabili, grazie in particolare al servizio di controllo rapido della frequenza.

Ricordiamo che soprattutto negli Stati Uniti – in testa la California – e in altri paesi come l’Australia, ci sono parecchi progetti in cantiere per batterie da centinaia di MW.

Perché la corsa alle super-batterie è così forte in California oltre che in Australia?

La California punta a produrre sempre più elettricità 100% pulita con grandi parchi eolici e fotovoltaici, chiudendo progressivamente le centrali a gas, comprese quelle che servono a coprire i picchi di domanda elettrica e “proteggere” la rete dai blackout.

La scorsa estate, la California ha avuto parecchie difficoltà nel mantenere costanti e senza interruzioni le forniture di energia elettrica, a causa al crescente uso di climatizzatori nell’ondata di calore che ha colpito gli Stati Uniti, con frequenti disservizi e rischi di interruzioni delle forniture.

Il problema è come gestire la situazione nelle ore in cui il fotovoltaico smette di produrre e la domanda resta elevata, tipicamente nelle prime ore della sera, dalle 18 alle 20.

Ecco perché i gestori di rete stanno puntando così tanto sulle batterie e sulla remunerazione dei relativi servizi: le batterie, infatti, possono accumulare l’energia prodotta dal fotovoltaico e dall’eolico e renderla disponibile esattamente quando c’è bisogno, minimizzando i rischi di approvvigionamento e operatività del sistema elettrico (e riducendo i relativi costi).

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