In California altri 770 MW di batterie per sostituire centrali a al gas

Southern California Edison punta a realizzare sette nuovi grandi progetti per l'accumulo energetico. L'iniziativa in sintesi.

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La California continua a fare da apripista all’installazione di nuove super-batterie al litio: Southern California Edison (SCE) ha appena firmato sette contratti per un totale di 770 MW di capacità di accumulo energetico, allo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza e affidabilità del sistema elettrico.

E molti di questi futuri progetti, evidenzia una nota dell’utility californiana, saranno installati vicino ai parchi fotovoltaici (si parla di utilizzare gli stessi punti di interconnessione alla rete elettrica), in modo da ricaricare le batterie direttamente con il surplus di energia prodotta con le fonti rinnovabili.

Nei prossimi tre anni, infatti, precisa la nota, è prevista la chiusura di diversi grandi impianti a gas lungo le coste californiane, impianti che utilizzano l’acqua marina per i sistemi di raffreddamento (once-through cooling); la sfida quindi è rimpiazzare le centrali alimentate da combustibili fossili con la generazione eolica-solare abbinata alle batterie di accumulo.

Con questa ricetta di rinnovabili e accumuli, la California punta a sviluppare una rete elettrica sempre più de-carbonizzata, riducendo le emissioni di CO2.

I tre impianti di accumulo più grandi, sui sette totali previsti da SCE, saranno costruiti da NextEra Energy Resources: due installazioni da 115 MW ciascuna e un progetto da 220 MW. L’entrata in esercizio è fissata per agosto 2021.

Tutti i progetti dovranno essere approvati dalla California Public Utilities Commission (CPUC); quest’ultima, lo scorso novembre, ha richiesto alle utility 3,3 GW di nuove risorse energetiche a zero emissioni (carbon free) che dovranno contribuire a stabilizzare la rete via via che saranno dismessi vecchi impianti a gas.

Secondo Daniel Finn-Foley, analista di Wood Mackenzie Power & Renewables, questo singolo pacchetto da 770 MW supera di circa 200 MW l’intero mercato 2019 dell’accumulo energetico negli Stati Uniti; e Wood Mackenzie prevede che il mercato Usa dello storage crescerà di sette volte tra 2019 e 2021 grazie all’accelerazione impressa da maxi progetti come quelli sviluppati in California.

In California sono in cantiere diverse installazioni di grandi dimensioni, con in testa il progetto Moss Landing da 300 MW/1,2 GWh che sarà costruito da Vistra Energy per la Pacific Gas & Electric.

Intanto a metà aprile la Clean Power Alliance – una sorta di comunità dell’energia dove un provider locale acquista elettricità 100% rinnovabile per i clienti – ha annunciato la realizzazione di un impianto a batterie da 100 MW/400 MWh nella contea di Los Angeles.

Anche in questo caso, l’obiettivo è favorire una maggiore produzione delle fonti rinnovabili intermittenti, l’eolico e il solare, mantenendo in piena efficienza e sicurezza il sistema elettrico.

Si punta, insomma, grazie alle batterie, a “spostare” una parte della generazione elettrica diurna delle rinnovabili verso le ore serali, contribuendo così a coprire i picchi di consumo energetico senza ricorrere alla capacità di riserva negli impianti a gas.

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