Superbonus, tutto quello che c’è da sapere sul “fondo indigenti”

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che stanzia 20 milioni di euro per il 2023. Richieste entro il 31 ottobre.

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C’è tempo fino al 31 ottobre per chiedere il contributo del cosiddetto “fondo indigenti” da 20 milioni di euro complessivi, messi a disposizione dal governo – come previsto dal decreto Aiuti quater 176/2022 – per compensare almeno in parte la riduzione del Superbonus dal 110% al 90%.

Questa riduzione, infatti, ha messo in difficoltà molte famiglie con il rischio di non poter chiudere i cantieri già avviati. Tutte le disposizioni sul nuovo fondo si trovano nel decreto ministeriale 31 luglio 2023, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 25 agosto.

Si fa riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 ottobre 2023 per interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, nell’ambito del Superbonus.

Il contributo è erogato alle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, alle seguenti condizioni:

  • reddito di riferimento non superiore a 15mila euro;
  • diritto di proprietà o diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
  • l’unità immobiliare su cui si interviene è l’abitazione principale del richiedente.

Il contributo “è determinato in relazione alle spese agevolabili sostenute direttamente dal richiedente, ovvero, per gli interventi condominiali, imputate al medesimo, entro un limite massimo di spesa di 96.000 euro”, anche se la detrazione spettante “sia stata oggetto di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito”.

La domanda alle Entrate andrà fatta in via telematica entro il 31 ottobre, come detto, seguendo le modalità indicate da un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Si specifica che l’importo del contributo richiesto non può superare il 10% delle spese complessive ammesse all’agevolazione. L’ammontare del singolo contributo a ogni richiedente sarà poi calcolato dalle Entrate, considerando il rapporto percentuale tra le risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti.

In sostanza: con 20 milioni totali disponibili, se ci sono richieste complessive per 19 milioni di euro, ad esempio, tutti ricevono gli interi importi richiesti.

Se le richieste, invece, arrivano ad esempio a 40 milioni, quindi il doppio del fondo, ognuno riceve la metà (50%) di quanto richiesto. Se, infine, le risorse disponibili non bastano a coprire il 10% delle domande complessive, si ottiene comunque il 10% di quanto chiesto, con i contributi erogati fino a esaurimento delle risorse, in base all’ordine cronologico del primo bonifico effettuato dai richiedenti.

Per un riepilogo di termini e proroghe del Superbonus al 110% o al 90% si veda poi Superbonus, con le norme estive ancora caos e nuova corsa contro il tempo.

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