Superamento Pun, in Gazzetta l’avviso del Mase

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Il comunicato del ministero e il riepilogo di cosa prevede il decreto pubblicato il 18 aprile.

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Sulla Gazzetta ufficiale n. 99 del 29 aprile, è stato pubblicato il comunicato del Mase sul decreto che prevede il superamento del Pun (Prezzo unico nazionale dell’energia elettrica) da gennaio del prossimo anno.

Di seguito il testo integrale dell’avviso (corsivo e neretti nostri):

Con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica n. 151 del 18 aprile 2024, in attuazione dell’art. 13 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 210, sono stabilite le condizioni e i criteri per l’applicazione ai clienti finali, a decorrere dal 1° gennaio 2025, di prezzi zonali definiti in base agli andamenti del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica. Il testo integrale del decreto è disponibile sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica https://www.mase.gov.it/energia/energia-elettrica/mercato-elettrico

Cosa prevede il decreto: riepilogo dei punti principali

In base al decreto, ricordiamo, il passaggio dal Pun ai prezzi zonali sarà gestito tramite un meccanismo transitorio di perequazione, che intende compensare l’eventuale differenza tra il prezzo zonale e il prezzo di riferimento calcolato dal Gme.

Tale meccanismo troverà applicazione “almeno fino al 31 dicembre 2025”, ha specificato l’Autorità per l’energia, spiegando poi che sia “da intendersi tra gli utenti del dispacciamento” (cioè i nuovi BRP, Balance Responsible Party, introdotti dalla riforma del Tide dal 1° gennaio 2025) e “non direttamente tra i clienti finali, in quanto afferente a partite economiche relative ai mercati all’ingrosso dell’energia e non ai mercati retail”.

Tra i compiti assegnati all’Arera dal decreto, quello di definire termini e modalità “per il superamento del meccanismo di perequazione […], eventualmente prevedendo tempistiche differenziate, anche in via transitoria su base opzionale, per le diverse categorie di clienti finali in ragione del loro diverso contributo alla flessibilità e all’efficienza del sistema nonché delle diverse esigenze di promozione della concorrenza nel mercato”.

Inoltre, la stessa Autorità dovrà definire “le modalità con cui Gme calcola il prezzo di riferimento ai fini del superamento del meccanismo di perequazione, con messa a disposizione da parte del Sistema Informativo Integrato dei flussi informativi sui dati di prelievo necessari a tale scopo”.

Il Pun, ricordiamo, è il riferimento attuale di prezzo per tutti i consumatori in Italia: si forma sulla Borsa elettrica, istituita nel 2004 e gestita dal Gme. È la media ponderata dei prezzi zonali di vendita dell’elettricità prodotta da tutte le fonti, per ogni ora e giorno dell’anno.

La decisione di passare invece ai prezzi zonali sganciandosi dal Pun, si deve essenzialmente alla necessità di dare maggior peso ai segnali di prezzo legati all’andamento in tempo reale, nelle diverse aree, di domanda e offerta, generazione e consumo, in uno scenario caratterizzato dalla crescente diffusione delle fonti rinnovabili (si veda Mercato elettrico, cosa cambierà con il passaggio dal Pun ai prezzi zonali).

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