Studio sul potenziale dello stoccaggio elettrochimico in Germania commissionato anche da BayWa r.e.

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Entro il 2030 lo studio Frontier Economics prevede che il volume di accumulo elettrochimico in Germania aumenterà di 40 volte. Lo storage a batteria può generare un valore economico aggiunto di 12 miliardi di euro e ridurre il costo dell'elettricità per i clienti finali.

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Uno studio di Frontier Economics – commissionato da Fluence, BayWa r.e., ECO STOR, enspired, Kyon Energy – sottolinea l’urgente necessità della strategia di stoccaggio dell’elettricità recentemente presentata dal Ministero Federale dell’Economia e ne sollecita il rapido completamento e l’attuazione.

Lo stoccaggio, fondamentale per la transizione energetica

Le analisi condotte da Frontier Economics mostrano che la capacità di accumulo distribuita in Germania aumenterà fino a 15 GW/57 GWh entro il 2030, se sarà attuato un quadro politico di sostegno. Si parla, cioè, di un aumento di 40 volte rispetto a oggi.

Entro il 2050, la capacità dei sistemi di stoccaggio a batteria su larga scala in Germania potrà raggiungere i 60 GW/271 GWh. Un aumento legato alla crescente domanda di servizi di flessibilità nel sistema elettrico e alla diminuzione dei costi di stoccaggio.

Christoph Gatzen, direttore di Frontier Economics, considera i risultati dello studio chiari indicatori del ruolo futuro degli accumuli in Germania: “Lo stoccaggio di batterie su larga scala è fondamentale per la transizione energetica in Germania. Senza la flessibilità fornita dallo stoccaggio, il Paese dovrà affrontare costi economici più elevati causati dall’aumento delle importazioni di gas e dalla costosa riduzione della generazione di energia rinnovabile”.

Si prevede che la diffusione dello storage segua una traiettoria di crescita simile a quella della tecnologia fotovoltaica degli ultimi anni, sia in termini di riduzione dei costi che di tasso di espansione. Tuttavia, la diffusione dello stoccaggio è puramente guidata dal mercato, in quanto i nuovi progetti possono essere costruiti e gestiti economicamente senza finanziamenti pubblici, si spiega.

Sstoccaggio e valore economico aggiunto

Frontier Economics stima che l’utilizzo dello stoccaggio possa generare un valore (macro)economico di circa 12 miliardi di euro entro il 2050. Un valore stimato sulla base dei soli risparmi derivanti dai mercati all’ingrosso e che aumenterà ulteriormente quando si prenderanno in considerazione ulteriori suoi benefici, come i servizi di sistema, la riduzione delle emissioni di CO2 e la partecipazione ai mercati infragiornalieri.

Secondo lo studio, la diffusione di sistemi di stoccaggio su larga scala in Germania ha il potenziale di limitare le emissioni di CO2 di 6,2 milioni di tonnellate entro il 2030 e di circa 7,9 milioni di tonnellate nel 2040 rispetto a un sistema elettrico che utilizza centrali a gas invece dello storage.

Inoltre, la partecipazione dello stoccaggio al mercato all’ingrosso ridurrà il prezzo dell’elettricità all’ingrosso di 1 €/MWh in media tra il 2030 e il 2050 rispetto a uno scenario in cui non viene costruito alcuno stoccaggio di energia.

Si è valutato che, se non venisse costruito alcuno stoccaggio di energia e la capacità mancante non venisse sostituita da nuove centrali a gas, i prezzi all’ingrosso aumenterebbero di 4 €/MWh.

Con lo stoccaggio meno investimenti in centrali a gas

La prevista diffusione dei sistemi di accumulo energetici ridurrà ulteriormente la pressione sugli investimenti in nuove centrali a gas. Secondo lo studio, la Germania ha bisogno di sviluppare circa 26 GW di nuove centrali a gas entro il 2030. Tuttavia, senza lo sviluppo dello stoccaggio previsto dal modello, saranno necessari altri 9 GW di nuove centrali a gas.

Frontier Economics ha concluso che, sebbene lo stoccaggio non possa sostituire completamente la costruzione di centrali a gas, ridurrà in modo significativo gli investimenti necessari rispetto a un aumento della costruzione e del funzionamento entro il 2030.

Considerando l’attuale crisi di bilancio e la carenza di finanziamenti necessari per le centrali a gas pronte per l’idrogeno, Christoph Gatzen ha evidenziato che: “i sistemi di stoccaggio su scala di rete possono essere costruiti senza finanziamenti pubblici e possono ridurre la necessità di costruire nuove centrali elettriche a gas e a combustibile”.

“Garantire la sicurezza degli investimenti per lo stoccaggio e gli asset di generazione verde attraverso l’introduzione di un quadro normativo chiaro e affidabile dovrebbe essere una priorità per i politici. E poiché ci aspettiamo che la domanda di elettricità e i picchi di carico in Germania aumentino significativamente nei prossimi anni ci sarà bisogno urgente di nuovi sistemi di stoccaggio su larga scala e di altri asset di generazione, oltre all’espansione delle rinnovabili, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento”.

Le aspettative dell’industria nei confronti della politica

BayWa r.e. e gli promotori dello studio di Frontier Economics chiedono ai politici di garantire la sicurezza degli investimenti per lo sviluppo di nuovi sistemi di accumulo energetico a batteria su larga scala.

Le barriere burocratiche e normative in Germania, come i complessi processi di approvazione per i nuovi progetti di stoccaggio, dovrebbero essere ridotte. Tutti i mercati per lo scambio di energia dovrebbero essere basati, appunto, sul mercato e aperti a tutte le tecnologie, compreso lo stoccaggio.

Il governo federale dovrebbe soddisfare i requisiti stabiliti dalla Commissione europea nell’attuale riforma del mercato europeo dell’elettricità e fissare al più presto obiettivi indicativi di stoccaggio per la Germania.

Il governo federale dovrebbe quindi presentare una strategia di espansione per lo stoccaggio di energia in Germania. “Con la recente pubblicazione della strategia di stoccaggio dell’energia elettrica, il Governo federale ha compiuto il primo passo che ora deve essere tradotto senza indugio in proposte legislative concrete”, dicono in una nota i promotori dello studio.

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