Stellantis punta a vendere solo auto elettriche in Europa nel 2030

Ma il traguardo è basato su politiche pubbliche favorevoli per colonnine di ricarica e incentivi all'acquisto. Il piano strategico presentato da Carlos Tavares, ad del gruppo.

ADV
image_pdfimage_print

Con il nuovo piano strategico industriale “Dare Forward 2030” Stellantis punta a vendere esclusivamente auto elettriche in Europa entro la fine di questo decennio, moltiplicando i suoi sforzi verso la mobilità alla spina con il lancio di parecchi nuovi modelli nei prossimi anni.

È un obiettivo realmente raggiungibile?

Vediamo meglio cosa prevede il piano presentato da Carlos Tavares, amministratore delegato del colosso automobilistico (14 marchi totali), nato poco più di un anno fa dalla fusione tra Fca e Psa.

Il grafico sotto, tratto dalla presentazione, riassume il previsto impegno del gruppo sul fronte elettrico (BEV: battery electric vehicle).

Stellantis intende arrivare a vendere 5 milioni di auto elettriche a livello globale nel 2030, con il 100% di vendite BEV in Europa e il 50% negli Stati Uniti, con offerta complessiva di oltre 75 modelli sui diversi mercati europei e americani, tutti derivati da quattro piattaforme modulari di differenti taglie.

Tuttavia, si precisa che questo traguardo si basa sulle attuali valutazioni dei mercati futuri, assumendo che ci saranno politiche pubbliche favorevoli per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e incentivi per gli acquisti di veicoli a batteria.

In altre parole, la condizione è che ci siano soldi pubblici a sufficienza per supportare la diffusione della mobilità elettrica nei vari Paesi.

Ricordiamo che Bruxelles con il pacchetto Fit for 55 ha proposto lo stop alla vendita di nuove auto benzina/diesel dal 2035 a livello Ue. Quindi la strategia di Stellantis anticiperebbe questo bando alle motorizzazioni termiche tradizionali.

Intanto in Italia il nuovo decreto Energia ha previsto un fondo per favorire la transizione e la riqualificazione del settore automotive con dotazione di 700 milioni di € per il 2022 e 1 miliardo di €/anno per il periodo 2023-2030. E queste risorse potranno essere usate anche per riconoscere incentivi per acquistare “veicoli non inquinanti”.

Resta insomma da vedere come si evolverà la politica italiana ed europea in questo campo. Nel nostro Paese è concreta la possibilità, come emerso da recenti dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti (MiSE), che gli incentivi vadano in parte anche alle auto diesel Euro 6 anziché essere interamente focalizzati sui modelli elettrici.

Tornando al piano Stellantis, si parla di investire 30 miliardi di euro nel periodo 2021-2025 in elettrificazione e software, in linea con quanto annunciato lo scorso luglio 2021 (EV day).

Il gruppo punta a 400 GWh di capacità di batterie al 2030 (250 GWh in Europa e 150 GWh negli Usa) con cinque gigafactory di accumulatori al litio. Una di queste grandi fabbriche sarà costruita in Italia, a Termoli, con un investimento di circa 2,5 miliardi di euro e 370 milioni garantiti dallo Stato.

Link alle fonti:

ADV
×