Auto elettrica, sarà a Termoli la gigafactory di batterie di Stellantis

L'annuncio dell'amministratore delegato Carlos Tavares. Previsti 30 miliardi di euro di investimenti al 2025 sui modelli alla spina.

ADV
image_pdfimage_print

Costruire una super-fabbrica di batterie per auto elettriche in Italia, a Termoli, è uno dei pilastri del nuovo piano di investimenti da 30 miliardi di euro al 2025 di Stellantis, colosso automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Psa.

Ad annunciare la gigafactory italiana, la terza in Europa dopo gli stabilimenti previsti in Francia e Germania, è stato Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, durante la presentazione EV day 2021 (link in basso) sulla strategia del gruppo verso la mobilità elettrica.

Per il momento Stellantis non ha comunicato altri dettagli sulla nuova fabbrica italiana (capacità produttiva, entrata in funzione). Ha però precisato che il fabbisogno di batterie per i 14 marchi del gruppo sarà soddisfatto con cinque gigafactory in Europa e Stati Uniti e da contratti di fornitura e partnership a supporto della domanda.

Così il gruppo intende assicurarsi oltre 260 GWh di capacità al 2030 per far fronte alla crescente produzione di veicoli alla spina.

Altri obiettivi fondamentali, si legge in una nota del gruppo, riguardano costi e prestazioni delle batterie.

Si parla, infatti, di abbassare i costi delle batterie del 40% entro il 2024 e di un altro 20% almeno entro il 2030.

Inoltre, evidenzia la nota, Stellantis punta a rendere il costo totale di proprietà delle auto elettriche equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione interna, entro il 2026.

Autonomia e ricarica rapida sono altri fattori cruciali per la diffusione su larga scala dei modelli elettrici, scrive Stellantis: di conseguenza, sul mercato saranno proposte vetture con autonomie fino a 500-800 km e capacità di ricarica di 32 km al minuto.

Per il 2024 sono poi previsti due tipi di batteria in risposta alle diverse esigenze dei clienti: una batteria ad alta densità energetica e una priva di nichel e cobalto. Per il 2026 è invece previsto il lancio della prima tecnologia competitiva per le batterie allo stato solido.

Con la decisione di Stellantis di insediare una gigafactory a Termoli, commenta Moutus-E (associazione che promuove la mobilità elettrica nel nostro paese), “la svolta verso l’elettrico diventa definitiva e non più discutibile. […] La maggiore industria automobilistica, presente nel nostro paese, compie un passo decisivo verso la creazione di un ecosistema industriale, che sarà di ispirazione anche per gli altri e punto di riferimento per un nuovo indotto che si verrà a creare”.

Più in generale, la nota del gruppo afferma che Stellantis punta ad avere un mix di veicoli a basse emissioni di CO2 pari al 70% della sua offerta in Europa entro il 2030.

Ci sarà spazio anche per modelli a idrogeno nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, anche se altre case auto hanno preferito abbandonare questa strada scommettendo al 100% sull’elettrico.

Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:

Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati subito a QualEnergia.it PRO

ADV
×