SonnenBatterie, per un’energia pulita e decentralizzata

  • 2 Ottobre 2018

Un'intervista a Christoph Ostermann, CEO e fondatore dell’azienda.

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Nel 2011 sonnen ha rivoluzionato il mercato con un innovativo sistema di storage agli ioni di litio e, in Germania, ha recentemente avviato un progetto pilota sviluppato con la tecnologia Blockchain.

Quali saranno le novità per il futuro? Ne parliamo con Christoph Ostermann, CEO e fondatore dell’azienda.

In Germania sarebbe teoricamente possibile coprire l’intero fabbisogno energetico con l’energia solare?

Naturalmente. Al momento sono stati complessivamente installati 1,6 milioni di impianti fotovoltaici privati. Ci sono giorni in cui solo questi impianti producono già la metà dell’energia necessaria a tutto il Paese. L’energia solare oggi è in parte più economica dell’energia prodotta dalle fonti convenzionali.

E, grazie alla sonnenBatterie, quasi 100.000 famiglie si autoproducono e immagazzinano l’energia necessaria al proprio fabbisogno, in modo da essere coperti 24 ore su 24 in molti giorni dell’anno. In poco tempo abbiamo fatto grandi passi, molto più di quanto molti si sarebbero aspettati. Per questo motivo sono molto ottimista anche sul fatto di poter affrontare con successo le sfide future come, per esempio, poter ottimizzare la gestione dell’energia anche nella stagione invernale.

Ma in pratica cosa avviene? Il cattivo tempo e le nuvole giocano ancora un ruolo importante?

Se analizziamo il problema concretamente, è sensato puntare non solo sull’energia solare, ma anche su quella eolica. La sonnen ha sede a Wildpoldsried, nella regione della Allgäu (vedi foto titolo, ndr). Un comune assolutamente pionieristico nel settore delle energie rinnovabili e conosciuto addirittura come “Paese dell’energia”.

Qui si produce ben sette volte la quantità di energia necessaria ed è un modello che ci permette di vedere in anteprima quale sarà il nostro futuro nell’ambito dell’approvvigionamento energetico. E proprio qui è evidente che il sole e il vento spesso si completano e in autunno, in presenza di tempo nuvoloso, si produce energia eolica sufficiente. Potendo disporre di opportuni sistemi di storage e di una rete di gestione intelligente, è assolutamente realistico pensare a un approvvigionamento che si avvalga contemporaneamente di energia solare ed eolica.

Sonnen ha diverse formule destinate ai privati, perché possano coprire il proprio fabbisogno energetico con l’energia solare. Ci può spiegare quali modelli proponete?

Certo. Il caso più frequente è il consumo di energia prodotta dal sole. Per farlo si ha bisogno solo di un impianto fotovoltaico e di un sistema di storage che consentono di coprire circa il 75% del fabbisogno annuo con l’energia autoprodotta.

Noi però possiamo anche creare una rete che colleghi i membri della nostra Community. L’idea di fondo che sottende la nostra filosofia di Energy Sharing è che i membri che producono più energia del necessario, possono mettere il surplus a disposizione di chi in quel momento ha invece bisogno di più energia. In questo modo diventano indipendenti dalle fonti convenzionali di energia non più solo per il 75%, bensì per il 100%.

Esistono termini di confronto per i costi?

In Germania chi decide di acquistare un impianto fotovoltaico e una sonnenBatterie, può accedere alla nostra formula sonnenFlat, che prevede un costo mensile di 19,99 Euro. Fino a un determinato tetto massimo di consumo annuo, non deve quindi pagare alcun costo residuo.

Sapete quanta energia viene nel frattempo prodotta con i vostri sistemi?

Sì, ogni batteria è collegata online, in modo tale da poter monitorare la produzione e il consumo di energia. Al momento i nostri clienti producono energia sufficiente per circa 120.000 persone.

Come funziona lo storage dell’energia solare? La vostra sonnenBatterie ha anche altre funzioni, oltre ad immagazzinare energia, vero?

Sì, lo storage è solo una parte di tutto quello che può fare la sonnenBatterie. E‘ anche una centralina intelligente per la gestione dell’energia domestica. E‘ programmata per mettere a disposizione della casa la maggior quantità possibile dell’energia autoprodotta. Può sembrare banale, ma dietro a tutto questo c’è un notevole know-how in termini di software.

La sonnenBatterie può per esempio aumentare la resa dell’impianto fotovoltaico, se attende il momento più favorevole per effettuare la ricarica. Così non comincia subito fin dal mattino il ciclo di carica, ma aspetta mezzogiorno, per immagazzinare il picco della produzione di energia. Questi picchi in Germania dovrebbero essere gestiti in altro modo e andrebbero persi. Grazie a una funzione intelligente riusciamo invece a conservare per la casa questa quantità in eccesso di energia solare. Ma, come dicevo, è solo un esempio. Questa modalità “intelligente”, estesa su larga scala coinvolgendo migliaia di batterie, può contribuire in modo mirato ad alleggerire i sovraccarichi di rete.

Lei ha fondato sonnen già nel 2010, insieme a Torsten Stiefenhofer e nel 2011 è stata introdotta sul mercato la prima sonnenBatterie. Come si è sviluppato il mercato da allora? Qual è stato il momento della svolta per sonnen?

Nel 2011 eravamo gli unici sul mercato a proporre un sistema di storage chiavi in mano agli ioni di litio. Ma allora c’erano pochi clienti. Così pochi che nessuno avrebbe mai pensato di utilizzare per i propri consumi l’energia autoprodotta. Allora si installava un impianto fotovoltaico sul tetto per far confluire in rete il 100% dell’energia prodotta, vendendola e realizzando un guadagno. Gli incentivi sono stati però nel frattempo drasticamente ridotti e ormai non vale più la pena limitarsi solo a vendere energia alla rete. Contemporaneamente i prezzi dell’energia sono saliti notevolmente, per cui oggi l’autoconsumo di energia è davvero conveniente.

Questo messaggio è stato ben recepito; ha inoltre contribuito anche la parallela riduzione dei prezzi degli impianti fotovoltaici e di storage. I nostri installatori oggi non installano quasi più impianti fotovoltaici senza sistema di storage. E‘ importante anche il fatto di essere stati i primi e aver aperto velocemente mercati esteri quali gli USA, l‘Italia o l‘Australia. Oggi abbiamo la maggior quota di mercato e possiamo confrontarci con concorrenti internazionali anche molto noti.

Nel frattempo, sonnen è diventata non solo un produttore di sistemi di storage per l’energia solare, ma anche un fornitore di energia e ha creato la prima comunità energetica decentralizzata. Come funziona esattamente?

Noi ci siamo posti l’obiettivo di cambiare l’intero sistema di approvvigionamento dell’energia. E in questo senso, secondo noi, esiste un’unica strada: un’energia pulita, decentralizzata e accessibile a tutti. In sintesi: l’energia non verrà più prodotta dalle grosse centrali a carbone, ma da milioni di famiglie disseminate in tutto il paese, che dispongono di un impianto fotovoltaico e di un sistema di storage.

Questo sistema funziona naturalmente solo se tutte queste case sono collegate tra loro tramite sistemi digitalizzati, per poter gestire produzione e consumi. E sono necessarie naturalmente anche altre fonti di energia, come per esempio il vento. Questa è, in linea di principio, la nostra sonnenCommunity in Germania. E ciascuno oggi può entrare a farvi parte e contribuire così a favorire la transizione verso un nuovo sistema energetico.

Le famiglie che producono un surplus di energia rispetto al loro fabbisogno, possono condividerla con altri? Con quali vantaggi?

Un nuovo sistema energetico richiede anche nuovi modelli di business e non può dipendere dagli incentivi statali. Oggi i produttori di energia continuano a guadagnare con la produzione e la vendita di energia all’utente finale. Ma se l’utente finale si autoproduce l’energia necessaria utilizzando fonti praticamente gratuite quali il sole o il vento, allora si può pensare che gli attuali modelli di business siano destinati a non avere futuro.

Un domani sarà importante gestire in modo intelligente l’energia e soprattutto poterla immagazzinare, tenendo conto della discontinuità della presenza del sole e del vento. E questo sia per la sicurezza di approvvigionamento, che per la stabilizzazione della rete. Un esempio concreto per rendere l’idea: noi con le batterie dei nostri clienti possiamo creare una rete che può funzionare un po‘ come un grande sistema virtuale di storage.

In questo modo siamo in grado di offrire al mercato sufficiente energia per compensare le oscillazioni della rete in alcuni momenti critici. Questo tipo di servizio viene pagato bene dai gestori, perché li aiuta a mantenere stabile la rete. E anche i nostri clienti ne traggono un beneficio: ricevono gratuitamente l’energia, in cambio del fatto di mettere a disposizione le loro batterie per un paio di minuti al giorno.

Collaborate con altre società e con altri fornitori di energia? Attraverso quale rete distribuite l‘ energia sonnen?

Naturalmente utilizziamo la rete come tutti gli altri. Questa rete però è strutturata per adattarsi al modello della vecchia centrale elettrica e non per servire milioni di produttori che immettono periodicamente in rete quantità di energia. Con la nostra tecnologia contribuiamo a rendere più flessibile questa rete, per prepararla ad affrontare il futuro.

Per questo motivo collaboriamo anche con i gestori di rete: insieme al più grande gestore tedesco di sistemi di trasmissione Tennet abbiamo per esempio avviato un progetto che si avvale per la prima volta della tecnologia Blockchain, per compensare le differenze tra il Nord e il Sud della Germania.

Potete già condividere le prime esperienze di questo progetto?

Siamo già nel vivo dell‘attività e non possiamo quindi presentare ancora nessun risultato. Ma il nostro obiettivo è dimostrare la validità della nostra formula e l’adeguatezza della tecnologia Blockchain, per poter esportare questo modello anche in altri Paesi come l’Italia.

(Da un’intervista pubblicata su Berlin Valley)

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