A fine giugno, l’iniziativa statunitense Renewable Thermal Collaborative (RTC) ha pubblicato il suo piano di azione sul solare termico.
Si delinea una strategia completa per accelerare l’adozione della tecnologia solare termica per coprire il fabbisogno di calore nei processi industriali.
Il piano evidenzia il significativo potenziale del solare termico nel ridurre le emissioni di gas serra e nel contribuire all’obiettivo generale della RTC di una riduzione del 30% delle emissioni termiche industriali degli Stati Uniti entro il 2030 e della completa decarbonizzazione entro il 2050.
Il documento affronta le principali barriere all’adozione, tra le quali le carenze di conoscenza e di politica, e propone azioni di mercato e politiche per superare queste sfide.
Una coalizione per il calore rinnovabile
La RTC è una coalizione di aziende, istituzioni e governi che si pone l’obiettivo di incrementare il riscaldamento e il raffreddamento da fonti rinnovabili nelle loro strutture, riducendo drasticamente le emissioni di carbonio.
I membri di RTC riconoscono la crescente domanda e necessità di riscaldamento e raffreddamento da rinnovabili e l’urgente necessità di soddisfare questa domanda in modo da fornire opzioni sostenibili e competitive in termini di costi su scala.
La Renewable Thermal Collaborative è stata fondata nel 2017 ed è guidata da tre principali soggetti: il Center for Climate and Energy Solutions, la David Gardiner and Associates e il WWF.
Dalla sua fondazione, RTC include grandi acquirenti di energia che rappresentano circa 6.300 miliardi di dollari di capitale, alcuni dei quali hanno investito con successo in soluzioni termiche rinnovabili con significativi risparmi di emissioni e di costi.
RTC, inoltre, vede tra le sue fila anche una moltitudine di fornitori di energia termica rinnovabile e una comunità di oltre 60 professionisti del settore energetico.
Un potenziale enorme
Negli Stati Uniti, l’uso dell’energia termica industriale rappresenta il 13% delle emissioni totali, con il 90% del fabbisogno di calore negli stabilimenti che viene coperto utilizzando combustibili fossili.
Il solare termico è un’area tecnologica chiave all’interno del portafoglio di soluzioni termiche rinnovabili necessarie per decarbonizzare l’industria e gli edifici commerciali, in quanto potrebbe soddisfare fino al 25% della domanda di energia termica industriale degli Stati Uniti.
Questo potenziale di decarbonizzazione è ancora maggiore quando il solare termico è integrato con l’accumulo di energia termica o le pompe di calore.
Nonostante il suo potenziale di riduzione delle emissioni, la tecnologia rimane sottoutilizzata, coprendo meno dell’1% della domanda globale di calore di processo industriale. Ma sfruttare il potenziale richiede che siano superati alcuni ostacoli di non poco conto.
Solo due barriere ma rilevanti
Una prima barriera individuata dal piano a una maggiore diffusione della tecnologia solare termica nell’industria è la mancanza di adeguata conoscenza.
I potenziali acquirenti spesso dispongono di informazioni incomplete sull’intera gamma di opportunità offerte dal solare termico per decarbonizzare i processi termici industriali e ottenere risparmi sui costi energetici. A causa di questo divario, la tecnologia può essere percepita come finanziariamente non conveniente, difficile da integrare o inaffidabile.
In aggiunta a ciò, tuttavia, il piano sottolinea come anche il quadro politico agisca ora da ostacolo per la realizzazione del potenziale solare.
Le politiche federali e statali degli Usa per il solare termico, compresi gli incentivi finanziari e i mercati di conformità, si presentano come incoerenti, a breve termine, a basso impatto o, addirittura, inesistenti.
Esempi di questa lacuna politica sono la scadenza del 31 dicembre 2024 per il credito d’imposta sugli investimenti energetici e la mancanza di chiarezza sull’ammissibilità del solare termico al nuovo credito d’imposta rivolto all’elettricità pulita e tecnologicamente neutrale, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
Supportare il mercato solare termico Usa
Per superare queste barriere, RTC propone tre azioni relative al mercato.
La prima è quella di mettere a sistema acquirenti e fornitori attraverso gruppi di lavoro ed eventi per aumentare la consapevolezza del mercato sulla fattibilità della tecnologia solare termica e creare relazioni per esplorare le opportunità di progetto.
Una seconda azione prevede una campagna di informazione e coinvolgimento sul solare termico per migliorare le conoscenze degli acquirenti sulle caratteristiche tecniche, operative e finanziarie delle varie tecnologie disponibili sul mercato. Gli elementi chiave della campagna comprendono l’organizzazione di webinar, la pubblicazione di casi di studio e lo sviluppo di schede informative.
L’ultimo ambito, infine, riguarda lo sviluppo di strumenti decisionali per il solare termico in collaborazione con i laboratori nazionali e sfruttando la rete di RTC per creare strumenti che supportino i potenziali acquirenti nelle valutazioni iniziali di fattibilità.
Alla ricerca dei cavalieri del solare
Sono sei, invece, i campi di azione suggeriti dal piano per il livello politico.
La prima attività mira a espandere e sostenere l’accesso ai finanziamenti e alle risorse per la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la diffusione per garantire che gli incentivi e le sovvenzioni favoriscano lo sviluppo di progetti pilota dimostrativi a basso costo per il solare termico in settori industriali chiave.
Il secondo ambito si propone di sostenere il mantenimento dell’ammissibilità agli incentivi fiscali federali per fornire certezza a lungo termine agli attori del mercato e ridurre i costi per gli utenti finali industriali che scelgono il solare termico.
Un terzo elemento pone l’obiettivo di puntare sui “paladini” del solare termico presenti nel panorama politico e non solo, al fine di creare consenso sulla necessità di una politica federale a sostegno della diffusione di questa tecnologia.
Standard a zero emissioni
La quarta azione si concentra sull’opportunità di stabilire standard di calore pulito a livello statale, con esclusione per il solare termico, per richiedere ai fornitori di calore (ad esempio, le aziende di servizi pubblici) di fornire ai clienti una percentuale crescente di riscaldamento a zero emissioni nel corso del tempo.
Il quinto punto riguarda la stessa RTC, proponendosi di ampliare la sua rappresentatività con l’inclusione di un maggior numero di aziende impegnate a condividere le sfide e le migliori pratiche per accelerare la diffusione del solare termico e ridurre drasticamente le emissioni di carbonio.
L’ultima azione proposta dal piano punta a coinvolgere la forza lavoro e i portatori di interesse della comunità per identificare le esigenze e i problemi legati alla diffusione del solare termico e le opportunità per garantire che i benefici sociali, economici e ambientali siano condivisi in modo equo.