Non c’è più l’Oil & Gas di una volta: persi 123 miliardi di dollari in valore in dieci anni

  • 2 Aprile 2021

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Nel frattempo le azioni delle società delle energie rinnovabili hanno continuato a guadagnare. Le analisi di Carbon Tracker.

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È una storia finanziaria con due facce molto diverse tra loro, quella raccontata da Carbon Tracker nel suo ultimo rapporto, intitolato A Tale of Two Share Issues: How fossil fuel equity offerings are losing investors billions (link in basso).

Da una parte, infatti, ci sono gli investitori che hanno puntato sulle azioni legate ai combustibili fossili, perdendo denaro.

E dalla parte opposta ci sono gli investitori che hanno scommesso sulle tecnologie pulite, guadagnando grazie ai risultati in continua crescita delle aziende attive nelle fonti rinnovabili.

In sostanza, scrive Carbon Tracker, dal 2012 al 2020 le azioni emesse in Borsa dai produttori di combustibili fossili (per un totale di 453 mld di $), hanno finito per perdere 123 miliardi di dollari in valore e hanno sotto-performato in modo rilevante rispetto a un indice generale di mercato, preso come riferimento dagli analisti di Carbon Tracker (MSCI All Country World Index).

Il grafico sotto, tratto dallo studio, riassume il quadro.

Si vede, in particolare, che la fetta maggiore dei 123 miliardi persi dal settore fossile appartiene al segmento Oil & Gas (85 miliardi).

Al contrario, nello stesso periodo 2012-2020, il valore delle transazioni di Borsa compiute dalle utility elettriche è aumentato di 119 miliardi di dollari in termini assoluti, mentre il valore delle azioni emesse dalle compagnie delle energie pulite è salito di 77 miliardi, con una sovra-performance di oltre il 50% rispetto al World Index MSCI (le utility invece hanno avuto un rendimento sostanzialmente in linea con quello del World Index).

Ricordiamo, infine, che secondo un recente studio Iea-Imperial College Business School, nell’ultimo decennio investire in azioni di aziende delle rinnovabili ha reso oltre sette volte di più rispetto a una strategia finanziaria incentrata sui combustibili fossili.

Il portafoglio globale di società dell’energia rinnovabile analizzato dallo studio, infatti, ha registrato un rendimento medio annuo del 18% nel decennio finito a dicembre 2020, rispetto al 4,7% dei titoli dei combustibili fossili. Il rendimento totale di questo portafoglio verde nell’intero periodo è stato di quasi il 423% contro il 59% dei titoli legati ai combustibili fossili.

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