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Rinnovabili nel mondo: si devono raddoppiare gli obiettivi correnti al 2030

Lo scenario 1,5 °C prevede di arrivare almeno a 10,8 TW di capacità installata globale a fine decennio, ma i target attuali si fermano a metà strada. Dati e proiezioni Irena nel rapporto presentato alla Cop 27.

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Le energie rinnovabili hanno un potenziale enorme che i Paesi non si sono ancora impegnati a sfruttare. In pratica, bisogna raddoppiare sforzi e obiettivi al 2030 rispetto allo scenario tendenziale, altrimenti la possibilità di raggiungere i traguardi climatici internazionali rimarrà totalmente fuori portata.

È il messaggio diffuso alla Cop 27 dal nuovo rapporto Irena (International Renewable Energy Agency), “Renewable energy targets in 2022″ (link in basso), dove si fa il punto sullo stato di attuazione degli impegni su energia rinnovabile e clima a livello globale.

La ventisettesima conferenza Onu sui cambiamenti climatici si è aperta ieri, domenica 6 novembre, in Egitto e sul tavolo dei negoziati ci sono tante questioni irrisolte, a partire dalla necessità di finanziare la transizione energetica nelle Nazioni più povere e di accelerare il taglio delle emissioni di gas serra.

Dalle analisi Irena emerge che entro il 2030 i Paesi puntano a raggiungere 5,4 TW di capacità installata di fonti rinnovabili, che è poi solo la metà dei 10,8 TW necessari,a quella data, per decarbonizzare il mix elettrico, per rimanere in linea con lo scenario 1,5 °C.

Il grafico sotto mostra il divario tra obiettivi correnti e target richiesto per seguire una traiettoria compatibile con gli accordi siglati a Parigi nel 2015. Questi ultimi, infatti, prevedono di limitare a +1,5 °C il surriscaldamento terrestre entro fine secolo, rispetto ai valori preindustriali.

In sostanza, per arrivare ai 5,4 TW di rinnovabili nel 2030 (oggi siamo a circa 3,1 TW), i Paesi dovrebbero aggiungere 2,3 TW di capacità green, pari a 259 GW in media/anno nei prossimi nove anni.

Questo dato, spiegano gli esperti Irena, è inferiore alla capacità effettivamente aggiunta negli ultimi due anni: nel 2020 e 2021, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, tra cui i rincari delle materie prime e i colli di bottiglia nella logistica, si è registrato un incremento globale di quasi 261 GW all’anno.

Quindi gli obiettivi correnti sono sottostimati anche alla luce del business-as-usual.

Ecco perché è urgente e indispensabile che ogni Paese aggiorni i suoi scenari di crescita delle rinnovabili in tutti i settori, non solo per la produzione di elettricità verde, ma anche nei trasporti e per la produzione di energia termica (riscaldamento, applicazioni industriali).

Ricordiamo che anche il nuovo rapporto Unep presentato alla vigilia della Cop 27, ha suonato una campanella di allarme finora inascoltata.

In sintesi, rimane un divario molto esteso tra obiettivi futuri e impegni attuali per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2, quindi proseguendo con questo passo i traguardi climatici fissati a Parigi nel 2015 saranno irraggiungibili; si veda Clima, per l’Unep gli obiettivi di Parigi al momento sono “fuori portata”

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