Si allarga il fronte delle Regioni che puntano a ottenere compensazioni economiche per i progetti delle energie rinnovabili, realizzati sui loro territori.
È il turno del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dopo gli interventi dei suoi colleghi Renato Schifani (Sicilia) e Roberto Occhiuto (Calabria).
“Dobbiamo dirci la verità, anche se scomoda: le ‘rinnovabili’ non creano posti di lavoro e al momento non ‘lasciano’ benefici sul territorio”, ha dichiarato Bardi in una nota nella quale condivide gli auspici di Schifani e Occhiuto per negoziare con il Governo delle compensazioni per gli impianti green.
“Bisogna cambiare quanto avvenuto fino a oggi, soprattutto se si vuole rendere – come ha meritoriamente proposto la premier Giorgia Meloni – il Sud un hub delle rinnovabili”.
È una sfida, questa, “che va vinta coinvolgendo i territori del Sud, le comunità locali e le regioni meridionali tutte”, ha precisato Bardi, ricordando che lo scorso febbraio la Bailicata era già intervenuta sulla questione, con una lettera inviata al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
Al Governo si chiedeva, in particolare, di riconoscere alla Regione una quota dell’energia prodotta con le fonti rinnovabili sviluppate sul territorio lucano, attraverso politiche di compensazione ambientale.
La nuova tornata di richieste di compensazioni è partita in questi giorni da Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia, che ha perfino annunciato uno stop alle nuove autorizzazioni per grandi impianti fotovoltaici.
Nel mirino di Schifani c’è la rivisitazione dell’articolo 12, comma 6, del decreto legislativo 387/2003 che prevede l’impossibilità per le Regioni di avere quote di compensazione mentre le permette ai Comuni. Con tali quote, si osserva, le Regioni potrebbero ridurre i costi energetici per i cittadini.
Anche secondo Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, “va modificata la norma che regola le royalties degli impianti fotovoltaici. Al momento le compensazioni vanno solo ai Comuni, occorre intervenire affinché anche le Regioni abbiano un vantaggio nel promuovere investimenti green”.