Regole più severe per le emissioni delle auto diesel: il voto dell’Europarlamento

Si chiede di azzerare il fattore di conformità nei test su strada, entro il 2022.

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Il Parlamento europeo ha riaperto la “guerra” contro il diesel, chiedendo regole più severe sui limiti per le emissioni dei veicoli.

In ballo c’è il cosiddetto “fattore di conformità” (conformity factor), che dal 2016 permette ai costruttori auto di inquinare più del dovuto nei test per l’omologazione delle vetture.

Difatti, nei test sulle emissioni in condizioni reali di guida su strada, per tenere conto di un margine di errore dovuto all’utilizzo dei sistemi portatili che misurano gli inquinanti dei motori (PEMS: Portable Emission Measurement System), si era deciso, su pressione della lobby automobilistica, di gonfiare i dati sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx), applicando un fattore di conformità pari a 2,1 fino alla fine del 2020.

In sostanza, ciò ha consentito di testare veicoli diesel Euro 6 con emissioni di NOx fino a 168 milligrammi per km su strada, anziché 80 mg/km come previsto dal limite della categoria Euro 6.

Da gennaio 2021 il fattore dovrebbe scendere a 1,43 (114 mg/km).

Ora il Parlamento Ue, si legge in una nota, vuole che il fattore di conformità sia abbassato annualmente: dopo una diminuzione immediata da 1,43 a 1,32, dovrebbe essere ulteriormente ridotto fino a cessare di essere applicato entro il 30 settembre 2022.

In seguito, i dati dei test effettuati in condizioni di guida reali sarebbero utilizzati per determinare il rispetto dei limiti di emissione, senza alcun aggiustamento.

Il parlamento, chiarisce infine la nota, avvierà i negoziati istituzionali con gli Stati membri per concordare le regole finali.

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