Proroga Superbonus e legge di bilancio, le proposte del M5S

I punti su cui spingeranno i pentastellati, mentre sulla soglia Isee e le unifamiliari sembra raggiunto l’accordo tra maggioranza e Palazzo Chigi.

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Il destino del Superbonus sarà certo solo con l’approvazione della legge di bilancio, che deve avvenire entro il 31 dicembre, ma sembra si vada verso un’estensione della misura con molti meno limiti rispetto a quelli tracciati del ddl del Governo arrivato alle Camere. A partire dalla contestata soglia di reddito per gli edifici unifamiliari.

Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, maggioranza e governo sarebbero vicine a un accordo sul superamento del tetto dei 25mila euro di Isee per le villette che abbiano effettuato almeno il 30% dei lavori entro fine giugno 2022.

Un punto questo che è anche nel pacchetto di modifiche proposto dal Movimento 5 Stelle, per il quale la misura come noto è una bandiera. Pacchetto che, come dichiara il pentastellato presidente della decima commissione del Senato, Gianni Girotto, “vista la convergenza delle altre forze politiche della maggioranza” si auspica che Parlamento e Governo sostengano, per contrastare le frodi “senza che un’eccessiva burocrazia disincentivi l’utilizzo del Superbonus 110%”.

Sono 7 i punti su cui il M5S spingerà nell’approvazione della manovra, spiega Girotto:

Estensione del Superbonus a tutto il 2022 per le case unifamiliari unicamente sulla base di un determinato stato di avanzamento dei lavori al 30 giugno 2022, senza previsione di tetto Isee, senza limitazioni alla sola prima casa e senza richiamo a date di rilascio della Cila;

Estensione del provvedimento anche agli edifici del Terzo Settore;

Proroga del Superbonus sui lavori trainati per allineare la loro scadenza a quella dei lavori trainanti all’interno dei condomìni;

Recupero delle stesse case unifamiliari a un meccanismo di decalage simile a quello già previsto dalla Legge di bilancio per i condomìni;

Proroga al 2025 del Superbonus rafforzato e sostitutivo per interventi nelle aree colpite da sisma a partire dal 2009;

Applicazione delle nuove incombenze previste dal decreto antifrodi agli interventi successivi all’emanazione del decreto prezzi previsto dallo stesso decreto antifrodi;

Non applicazione del decreto antifrodi agli interventi di edilizia libera di importo contenuto;

Inclusione delle spese per pratiche di asseverazione, previste dallo stesso decreto, nelle detrazioni previste dai vari bonus edilizi.

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