Le pompe di calore elettriche in Italia: ostacoli e proposte dall’Enea

Le barriere che rallentano il mercato delle pompe di calore e alcune soluzioni. Una video intervista a Raniero Trinchieri, del Laboratorio di Sviluppo dei Processi Chimici e Termofluidodinamici per l’ENEA.

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La diffusione delle pompe di calore elettriche nel residenziale, dopo la crescita trainata in particolare dal Superbonus 110%, ha sofferto pesantemente dalla seconda parte del 2023 della frenata agli incentivi fiscali, e il trend in calo è ancora in atto.

Durante Zeroemission Mediterranean, abbiamo parlato con Raniero Trinchieri, del Laboratorio di Sviluppo dei Processi Chimici e Termofluidodinamici per l’ENEA, delle barriere che ancora rallentano le installazioni di questa tecnologia, ma soprattutto delle possibili soluzioni per stimolare il mercato.

Per Trinchieri, il costo dell’investimento iniziale è uno dei principali freni alla diffusione delle pompe di calore elettriche. Va però considerato che gli interessanti risparmi che possono essere ottenuti da una buona progettazione e installazione della tecnologia restano stabili nel tempo.

Tra gli ostacoli, quelli di natura culturale e formativa. Sono ancora molti, infatti, gli installatori che preferisco installare caldaie a condensazione, con le quali hanno maggior dimestichezza. Per questo Enea sta lavorando, insieme ad alcuni partner, a laboratori di formazione per tecnici specializzati.

Nel video Trinchieri ha inoltre ricordato gli elementi di cui tener conto quando si decide di installare una pompa di calore elettrica e si è soffermato anche sul tema dei gas refrigeranti, necessari per il funzionamento di questi prodotti.

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