Pompe di calore, accordo tra Parlamento Ue e Consiglio sul bando agli F-Gas

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Un'ottima notizia sia per la lotta al cambiamento climatico e all'inquinamento ambientale che per i produttori europei di pompe di calore, che così saranno più tutelati dai prodotti extra-Ue.

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Consiglio e Parlamento europeo ieri hanno raggiunto un accordo politico sui gas fluorurati a effetto serra (f-gas) e confermato un accordo informale, definito a giugno, sulle sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS).

Un’ottima notizia sia per la lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento ambientale, che per i produttori europei di pompe di calore, che così saranno più tutelati dai prodotti extra-Ue.

Il bando agli F-gas, si stima, ridurrà entro il 2050 quasi del 2,5% le emissioni di gas serra Ue, equivalenti all’intero settore aereo dell’Ue; i divieti svolgeranno un ruolo cruciale nel promuovere l’adozione di refrigeranti rispettosi del clima in settori emergenti e strategici, come le pompe di calore e i quadri elettrici.

Secondo l’accordo provvisorio, il consumo di idrofluorocarburi (HFC) sarà completamente eliminato entro il 2050, e la produzione di HFC, in termini di diritti di produzione assegnati dalla Commissione, sarà gradualmente ridotta al minimo (15%) a partire da 2036, spiega la nota diffusa dal Consiglio.

Sia la produzione che il consumo saranno gradualmente ridotti sulla base di un calendario serrato di assegnazione decrescente delle quote (con il settore dei semiconduttori che sarà esentato, come proposto dalla Commissione).

Il testo vieta di immettere sul mercato diverse categorie di prodotti contenenti HFC. Dal 2027 non si potranno più commercializzare ad esempio le piccole pompe di calore monoblocco (<12 kW) e i condizionatori d’aria contenenti gas fluorurati con un GWP (potere climalterante) oltre 150, per arrivare a una completa eliminazione nel 2032.

Per quanto riguarda i condizionatori split e le pompe di calore contenenti gas fluorurati, il divieto totale partirà dal 2035, con scadenze anticipate per alcuni tipi di sistemi split con un maggiore potenziale di riscaldamento globale.

Dal 2025, anche i dispositivi per la manutenzione delle apparecchiature di refrigerazione che utilizzano gas fluorurati ad alto GWP saranno vietati (a meno che i gas non vengano recuperati o riciclati, nel qual caso beneficiano di una deroga fino al 2030).

Tra le prime reazioni, quella soddisfatta dell’European Enviromental Bureau, network europeo di associazioni ambientaliste in prima linea su questa battaglia, che parla di “una delle più grandi vittorie climatiche della Commissione von der Leyen”.

Il programma di eliminazione graduale proposto per questi potenti gas serra, segnala un cambiamento di paradigma e apre la strada affinché l’Europa diventi il primo continente al mondo privo di HFC entro il 2050, stabilendo uno standard ambientale e climatico senza precedenti su scala globale, si legge in una nota di EEB.

“Si tratta anche di una vittoria per l’industria verde europea, che è sede della produzione di alternative rispettose del clima ai gas fluorurati: i refrigeranti naturali”, commenta Davide Sabbadin, vice responsabile delle politiche per il clima di EEB (che su questa pagine ci aveva spiegato perchè)

La più recente famiglia di gas fluorurati nota come HFO rilascia nell’atmosfera PFAS, i cosiddetti prodotti chimici “per sempre”. Grazie all’accordo, nel prossimo decennio gli HFO saranno vietati in tutte le principali applicazioni e grandi quantità di PFAS non verranno rilasciate nell’atmosfera e non si accumuleranno nei fiumi e nei laghi, spiega EEB.

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