Piano Energia e Clima: 50 progetti per superare le criticità

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Un pacchetto di proposte presentato dal Monitor PEC che va incontro alle osservazioni della Commissione Europea al Piano Nazionale Integrato Energia e Clima italiano.

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Cinquanta progetti concreti, proposti dalle maggiori realtà produttive italiane, per l’efficienza energetica, le rinnovabili, la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione, pronti per essere messi in cantiere.

Tutti insieme, valgono una parte consistente degli obiettivi italiani di riduzione dei gas che alterano il clima del Pianeta: un taglio di 21 milioni tonnellate di CO2. Una quantità di poco inferiore alle attuali emissioni dei veicoli a benzina circolanti (22 milioni di tonnellate CO2).

Questi i principali risultati stimati nel pacchetto di proposte presentato dal Monitor PEC, l’osservatorio sul Piano Energia e clima promosso da Agici Finanza d’Impresa e da 20 associazioni e imprese.

A questo risultato – spiega una nota stampa Agici – si aggiunge il risparmio di 4,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio al 2030 e una produzione di energia da fonti rinnovabili di oltre 24,5 miliardi di kWh, cioè un quarto dell’attuale produzione annua di energia rinnovabile in Italia.

Valore dell’investimento necessario: 40 miliardi di euro, leggiamo nella nota, spalmato in oltre un decennio. E gli effetti non saranno esclusivamente ambientali: si stima infatti un ritorno di 18.500 occupati stabili al 2030, più del totale dei dipendenti dell’Ilva.

I cinquanta progetti, immediatamente realizzabili, per l’efficienza energetica, le rinnovabili, la mobilità sostenibile vanno incontro alle osservazioni della Commissione Europea al Piano Nazionale Integrato Energia e Clima italiano, “promosso con riserva” solo una settimana fa e potrebbero dare gambe in maniera concreta e in tempi brevi agli obiettivi di decarbonizzazione del nostro Paese.

Le proposte

Il pacchetto di proposte presentato è ampio. Dal revamping dei parchi eolici più vecchi in grado di triplicare la produzione a parità di suolo occupato, alla possibilità di catturare il biometano dai rifiuti e immetterlo nella rete del gas.

Dai sistemi innovativi che porteranno il teleriscaldamento ben oltre l’attuale 1,5% di soddisfazione della domanda di calore degli edifici (in Svezia e Danimarca siamo al 90%), alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica che è già in nuce il primo valido sistema di trasformazione in smart city di una media città italiana.

Passando per tecnologie di avanguardia di ricarica elettrica super veloce per i bus elettrici e l’elettrificazione dei porti per spegnere finalmente i motori alle navi e ai traghetti ormeggiati, risparmiando il 30% emissioni di CO2 e oltre 95% di quelle di particolato e ossidi di azoto.

I progetti:

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