Per ricordare Giorgio Nebbia nel primo anniversario della morte

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Il 3 luglio 2019, a 93 anni, moriva il professor Giorgio Nebbia considerato un'autorità dell’ambientalismo italiano. Il ricordo del GSES (Gruppo per la Storia dell’Energia Solare) e della Fondazione Luigi Micheletti con alcuni suoi scritti, raccolta di lavori e altro materiale.

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Nel primo anniversario dalla morte, avvenuta a Roma il 3 luglio 2019, anche QualEnergia.it si associa al ricordo di Giorgio Nebbia, da tanti considerato una autorità dell’ambientalismo italiano.

Laureatosi in chimica, dal 1959 al 1995 è stato professore ordinario di merceologia presso Facoltà di Economia dell’Università di Bari, di cui è stato nominato professore emerito.

Ha ricevuto le lauree honoris causa in scienze economiche e sociali dall’Università del Molise e in economia e commercio dagli atenei di Bari e Foggia. Ha svolto attività di ricerca nell’ambito della merceologia, con particolare riferimento all’analisi del ciclo delle merci, ai rapporti fra produzione, consumo e uso delle risorse naturali con particolare riferimento al riciclo dei rifiuti.

Si è poi occupato di risorse naturali, studiando l’energia solare.

L’associazione GSES (Gruppo per la Storia dell’Energia Solare) ricorda Giorgio Nebbia con un suo breve scritto del 2009:

Sognando la società solare

Le energie rinnovabili sono un’ottima alternativa: efficace e non inquinante, capace di rispondere alle esigenze e ai consumi del mondo d’oggi. Una strada tutta da esplorare.

Proviamo a guardare al 2050 anche se ci appare un anno lontanissimo.

I bambini che nascono in questo 2009 avranno allora quarant’anni e i figli dei loro figli saranno bambini piccoli; la popolazione terrestre sarà aumentata dagli attuali 6.700 a circa 9.000 milioni di persone, la metà dei quali abiterà nelle città, un quarto avrà più di 60 anni.

Nei decenni che ci separano da allora gli abitanti della Terra dovranno risolvere alcuni problemi fondamentali come l’aumento del prezzo e la scarsità del petrolio, la scelta o il rifiuto dell’energia nucleare, i mutamenti climatici con conseguenti frane e alluvioni, la scarsità di acqua, l’aumento di prezzo e la scarsità dei prodotti alimentari.

Problemi non ambientali, ma strettamene economici dalla cui soluzione dipendono occupazione, tasse, consumi, bilanci degli Stati, lusso e povertà.

Alcuni suggeriscono che entro tale data lontana molti di questi problemi potrebbero essere risolti, senza centrali nucleari, ricorrendo all’energia solare, edificando una “società solare”.

Articoli selezionati di Giorgio Nebbia

Un ricordo di Pier Paolo Poggio

 

Anche la Fondazione Luigi Micheletti ricorda Giorgio Nebbia che in una sua nota evidenzia come deve alla sua opera gran parte del percorso di ricerca e attività culturale degli ultimi trent’anni.

La Fondazione ha lavorato sulla conservazione dell’immenso patrimonio che Giorgio ci ha lasciato, grazie alla preziosa collaborazione del figlio Mario.

Qui i materiali relativi alla sua attività di docente universitario e parlamentare

La Fondazione è riuscita ad aggiungere anche i suoi archivi personali, sia cartacei che digitali.

Ha continuato l’attività di divulgazione della sua opera, con  un numero monografico, interamente dedicato al suo ricordo, della rivista “Altronovecento. Ambiente tecnica società”, rivista on line da lui fondata venti anni fa, che ci siamo impegnati a mantenere in vita.

Ha contribuito alla pubblicazione, curata da Lelio Demichleis, di un’importante antologia di suoi scritti, La terra brucia. Per una critica ecologica al capitalismo, edita da Jaca Book.

Per questo anniversario la Fondazione Micheletti riproprone due momenti significativi che restituiscono la straordinaria personalità di Giorgio:

  • l’ultima sua intervista al mensile di Legambiente  “Nuova ecologia”, il  28 febbraio 2019, che sembra rilasciata ieri per la freschezza e la sorprendente attualità;
  • il video delle sue conclusioni all’evento che la Fondazione Luigi Micheletti organizzò a Roma, presso il Senato, nel 2016 per il suo 90° compleanno, in cui Giorgio con la sua bonaria ironia racconta di sé, delle sue tre vite, l’avventura universitaria, l’avventura parlamentare e la terza vita con la Fondazione Micheletti e Pier Paolo Poggio, e poi dei suoi due grandi amori, per la moglie Gabriella e la merceologia.
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