Circa 400 partecipanti nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, e tanti temi affrontati grazie alla presenza di numerosi esperti relatori nella II edizione della “Energy Conference”, la conferenza annuale sulle energie rinnovabili, organizzata da Energia Italia, distributore di tecnologie per il fotovoltaico e l’efficienza energetica.
L’evento, patrocinato dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dal Dipartimento di Ingegneria dell’UNIPA e dall’ANCI Sicilia, ha avuto come titolo “2020: l’anno di svolta per le energie rinnovabili”, e si è articolata in due sessioni moderate da Leonardo Berlen e Davide Bartesaghi, rispettivamente responsabili di QualEnergia.it e Solare B2B.
“L’obiettivo dell’Energy Conference – ha sottolineato Battista Quinci, Presidente di Energia Italia – è quello di ‘fare sistema’ tra gli operatori della filiera attraverso la cooperazione. L’Energy Conference sta divenendo un summit annuale che trova nella terra, nel sole, nella Sicilia, il luogo naturale per lo sviluppo strategico dell’energia rinnovabile solare”.
Durante l’incontro si è discusso dell’attuazione FER1 e le opportunità offerte dal nuovo portale “Autoconsumo” del Gestore Servizi Energetici (GSE).
Sono inoltre stati illustrati gli strumenti operativi relativi alla transizione energetica (P.E.A.R.S.) della Regione Siciliana grazie alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Energia, Salvatore D’Urso, e dell’’Energy Manager della Regione Siciliana, Roberto Sannasardo.
L’obiettivo della Regione Siciliana – è emerso durante il convegno – è rendere sempre più competitivo l’utilizzo delle energie rinnovabili nel mercato siciliano.
“Il Piano Energetico – ha detto D’Urso – è già pronto, è stata superata la prima fase, e a breve ci sarà l’esame del VAS, così che nei primi mesi del 2020 sarà efficace in tutti i suoi aspetti. L’obiettivo è quello di arrivare entro il 2030 all’autonomia nella produzione energetica, per 2/3 da fonti rinnovabili per 1/3 da metano siciliano”.
“Essere padroni della propria energia significa anche una maggiore capacità di influire sui prezzi gravati da altri componenti”, ha spiegato il DG Energia della Regione. “Inoltre stiamo dando grande importanza al revamping con la creazione di sistemi di accumulo di energia anche sui grandi impianti”.
L’energy manager della Regione ha poi parlato di una proposta per utilizzare delle risorse per accompagnare i cittadini verso interventi di efficientamento, così come avvenuto per le imprese con azioni PO Fers. Con questi fondi il cittadino potrebbe affrontare la spesa per l’efficientamento della propria abitazione o condominio con una copertura integrale in aggiunta ale agevolazioni nazionali (detrazioni fiscali, ecobonus e conto termico). “Questo servirà a far sì che in Sicilia, come già avvenuto in altre regioni, si metta in moto investimenti privati e la riqualificazione energetica degli edifici”, ha detto l’energy manager.
All’Energy Conference hanno partecipato anche associazioni di categoria come ANIE Rinnovabili, Italia Solare, GSE, l’Ente Nazionale per l’Energia e l’Ambiente (ENEA), e i principali Ordini professionali (ingegneri, architetti, periti industriali, geometri, commercialisti e giornalisti) della Regione Siciliana e della Provincia di Palermo ed ANCI Sicilia; presenti anche i vertici aziendali di importanti aziende produttrici di tecnologie per il fotovoltaico (Fronius, Hanwha Q Cells, Zucchetti Centro Sistemi, Futurasun, SolarEdge, Delpaso Solar, ABB).
Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, ha dato un quadro degli obiettivi climatici ed energetici al 2030 sia a livello nazionale che europeo, spiegando che il PNIEC dovrà essere rivisto al rialzo da qui a pochi anni, e riempito di strumenti idonei a raggiungere target che necessariamente dovranno essere ambiziosi.
Si è parlato anche degli effetti del “Decreto Crescita” sul mercato del fotovoltaico, e in particolare sulle criticità relative al discutibile strumento della “cessione del credito d’imposta”.
Proprio in merito a questo tema vi è stato un collegamento video in diretta con il Sen. Gianni Pietro Girotto, Presidente della X Commissione Permanente (Industria, Commercio, Turismo) che qualche settimana fa aveva sottolineato la necessità di ricercare soluzioni immediate.
Girotto aveva parlato nei giorni precedenti di “un limite minimo sotto il quale lo sconto non si dovrebbe applicare al fine di tutelare le piccole realtà che fanno gli interventi”.
Nel corso del collegamento all’Energy Conference, il Girotto ha voluto rassicurare gli addetti ai lavori: “la soluzione definitiva potrebbe essere quella di consentire a qualsiasi grande soggetto imprenditoriale, che abbia interesse nel settore, ad acquisire il credito d’imposta sgravando i piccoli installatori. Nel caso del fotovoltaico, l’idea è pertanto quella di ampliare la platea dei cessionari a grandi venditori di energia; stiamo cercando di capire se possibile individuare un soggetto pubblico, pensiamo anche al GSE, che sia obbligato ad acquistare questi crediti fiscali per impianti di piccola dimensione”.
Secondo le associazioni presenti all’incontro e secondo quanto emerso dai commenti di una parte della platea, quest’ultima misura andrebbe totalmente rivista. La possibilità di trasferire il credito dal cliente finale alla grande impresa rischierebbe, infatti, di assoggettare installatori e PMI ai grandi gruppi energetici. Pertanto, avendo la proposta raccolto numerose perplessità da parte dei presenti e delle associazioni, il Sen. Girotto ha invitato le associazioni di settore al confronto attraverso successivi incontri.
Alberto Pinori, Presidente di ANIE Rinnovabili e Direttore generale di Fronius Italia, intervenendo sulla questione ha sottolineato: “per ristabilire un equilibrio occorre che tutti siano nelle stesse condizioni creando un pò più di democrazia da questo punto di vista; l’obiettivo è quello della crescita, non siamo contrari al principio, ma all’impostazione data a questa normativa. Siamo contenti, grazie all’Energy Conference, di averne potuto parlare con gli operatori del settore che con le istituzioni”.
Secondo Averaldo Farri, Membro del ‘Consiglio dei Saggi’ di Italia Solare, la cessione del credito d’imposta: “non è una misura sbagliata, ma è stata implementata in maniera non corretto, perché in questo momento favorisce i grandi player del mercato che hanno una forte capienza fiscale e finanziaria tagliando i piccoli installatori e artigiani dai benefici di mercato ad oggi il più grande del nostro Paese. Quindi bisogna trovare una soluzione per ristabilire equilibrio in un settore, di una filiera, per sua natura democratica. Se non fosse possibile, allora, si potrebbe sospendere per sei mesi. Si studino le misure per rendere fruibile il credito d’imposta a tutta la filiera, per poi ripartire su presupposti più giusti e aperti a tutti”.
L’Energy Conference è stata preceduta da una tavola rotonda, “Energy Green Vision”, tenutasi il 5 dicembre presso la conference room della sede di Energia Italia, con i suddetti protagonisti del fotovoltaico italiano e rappresentanti di enti locali, in particolare dei Comuni di Castelvetrano e Mazara del Vallo.
In questo ambito sono emersi alcuni dati significativi sul mercato del fotovoltaico in Italia. Si è parlato anche degli strumenti a disposizione dagli stakeholders (enti pubblici e privati) per cooperare e/o trovare benefici, in termini fiscali e di sostenibilità ambientale, attraverso investimenti strutturali su nuove, e sempre più avanzate, tecnologie fotovoltaiche.
Giuseppe Maltese, Direttore Commerciale Energia Italia ha concluso: “il mercato italiano del fotovoltaico è in crescita, grazie a nuove tecnologie e all’enorme lavoro svolto dal nostro gruppo, non solo per i volumi, ma anche in qualità. Abbiamo risalito la china senza aiuti e nonostante molti ostacoli. Anche quest’anno l’Energy Conference ha fornito possibilità di creare nuove opportunità di mercato e ha rappresentato un momento di grande riflessione sullo stato dell’arte del settore e sulle prospettive nel medio e lungo termine”.