Legge di Bilancio, verso detrazione del 50% anche per auto elettriche e colonnine

Lo prevede un emendamento approvato in commissione Finanze della Camera.

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Detrazioni fiscali del 50% per chi rottama un’auto e ne compra una elettrica e uno sgravio del 20% per realizzare punti di ricarica condivisi in parcheggi privati.

Con la legge di Bilancio attualmente all’esame della Camera, potrebbe arrivare un’interessante incentivo ai veicoli elettrici  Lo prevede un emendamento approvato in sede consultiva dalla Commissione Finanze di Montecitorio (allegato in basso), mentre ricordiamo che sarà poi la Commissione Bilancio, in sede referente a vagliare le modifiche proposte dalle altre commissioni.

Il testo prevede, per chi ha un Isee inferiore a 45mila euro, uno sgravio fiscale del 50% dal 2021 al 2023 e del 36% dal 2023 al 2026 per acquistare veicoli nuovi alimentati esclusivamente ad energia elettrica – dunque niente ibride – sotto ai 150 kW di potenza e che costino meno di 40.000 euro Iva esclusa (tetto che scende a 30.000 euro iva esclusa per chi ha un Isee sotto ai 35mila euro).

La detrazione è prevista in cinque quote annuali e godrebbe delle stesse regole su sconto in fattura o cessione del credito previste per il Superbonus e gli altri sgravi per l’edilizia. Condizione per accedervi, rottamare un veicolo della medesima categoria che si possiede almeno da un anno e non vendere o cedere la nuova auto elettrica prima di 5 anni (pena perdita della detrazione).

Lo stesso emendamento, come anticipato, prevede nuove detrazioni anche per l’acquisto e la posa in opera, nei luoghi privati aperti a terzi, di infrastrutture di ricarica ad alta potenza (sopra 20 kW): in questo caso, lo sgravio sarebbe del 20%, in dieci quote annuali di pari importo, su un ammontare complessivo non superiore a 20.000 euro.

Secondo i proponenti, il peso del nuovo incentivo per le auto elettriche sul bilancio sarebbe di 11,3 milioni di euro per l’anno 2021, 30,2 milioni/anno per il 2022 e il 2023, per poi salire fino a un massimo di 62,8 milioni/anno al 2025 e riscendere gradualmente fino a 10 milioni/anno al 2030. Gli sgravi per i punti di ricarica costerebbero invece allo Stato 20 milioni di euro annui dal 2021.

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