La cogenerazione come servizio in modalità ESCo di E.ON

Tre esempi di impianti di cogenerazione e trigenerazione realizzati da E.ON per industrie italiane in modalità ESCo.

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La riduzione dei consumi energetici è un aspetto chiave nel settore industriale e la cogenerazione può avere un ruolo fondamentale, contribuendo oltre che all’efficienza energetica dell’impresa anche alla sua sostenibilità ambientale.

Le aziende, chiamate a concentrare le risorse sul proprio core-business, avranno sempre più bisogno di partner affidabili a cui affidare la progettazione, la realizzazione e la gestione impianti di produzione energetica per garantire risparmi economici e basse emissioni.

Scegliendo la cogenerazione come servizio in modalità ESCo da un operatore energetico, quale E.ON, le imprese possono dotarsi della fornitura dei vettori energetici necessari al processo produttivo, entrare in un percorso di progressiva sostenibilità ambientale, aumentare le risorse per il proprio core business senza gli oneri legati alla proprietà e ai rischi di conduzione degli impianti.

In questo segmento di mercato E.ON ha ormai una solida esperienza e diversi casi di successo nella realizzazione e nella gestione di impianti di cogenerazione on-site in Italia. Qui tre esempi recenti.

Impianto di cogenerazione per l’azienda Goglio

Goglio, leader nel settore del packaging, grazie all’adozione di un impianto di cogenerazione nello stabilimento di Daverio (VA) ha ridotto i propri costi energetici del 30% e le proprie emissioni di CO2 del 35%.

L’impianto di cogenerazione, contrattualizzato con E.ON in modalità ESCo, produce annualmente oltre 30 GWh di elettricità e circa 60 GWh di energia termica sotto forma di acqua calda e fredda per i processi produttivi dello stabilimento. In questo modo vengono coperti il 90% dell’energia elettrica e il 50% dell’energia termica necessari all’operatività dello stabilimento.

L’utilizzo dell’energia termica in forma di vapore generata dall’impianto è stata utilizzata per un sistema di recupero solventi che evita dispersioni nocive nell’ambiente.

L’aspetto più interessante riguarda la scelta della cogenerazione come servizio: l’investimento ha liberato risorse economiche per realizzare un moderno ed efficiente sistema di depurazione delle acque di scarico del processo industriale, con ottimi risultati: la qualità dell’acqua depurata è molto migliore dei parametri indicati dalla normativa al punto che l’attuale bacino di raccolta delle acque industriali, denominato “laghetto”, potrebbe alimentare direttamente corsi d’acqua superficiali.

La cogenerazione in Cartiere di Trevi

Il processo di fabbricazione della carta richiede significative quantità di energia, sotto forma di calore e di energia elettrica, con un’incidenza del costo dell’energia valutabile in media nell’ordine del 20% dei costi di produzione.

Il risparmio energetico è quindi la motivazione principale del progetto di cogenerazione in Cartiere di Trevi, dove è stata proposta la sostituzione della turbina preesistente con un motore a combustione interna da 2,7 MWe alimentato a gas metano (con efficienza elettrica superiore al 40% e efficienza globale superiore all’80%), in grado di produrre corrente elettrica e calore necessari per il processo produttivo.

Poiché la richiesta di vapore è superiore rispetto a quanto prodotto dal motore, è stata inserita una caldaia ad alta efficienza, in sostituzione di quella preesistente, che produce il vapore a 190 °C, fondamentale nella fase di essiccamento della carta, che deve perdere l’umidità acquisita durante le lavorazioni precedenti.

La nuova soluzione, fornita da E.ON in modalità ESCo, riduce inoltre l’inquinamento acustico e atmosferico: una protezione insonorizzante garantisce un livello di rumorosità molto contenuto e nell’arco dei dieci anni di contratto di servizio energetico ridurrà le emissioni CO2 di circa 16.270 tonnellate, pari a quella assorbita da 23.240 alberi durante la loro vita utile.

Impianto di trigenerazione per Guala Closures

Con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e consolidare il proprio percorso di sostenibilità, Guala Closures, industria che produce un’ampia gamma di chiusure in alluminio, ha scelto la cogenerazione come servizio, affidandosi a E.ON per la fornitura dei principali vettori energetici necessari al processo produttivo.

Il nuovo impianto di trigenerazione – di potenza pari a 2 MW – produce il 75% del fabbisogno di energia elettrica e il 90% delle esigenze di energia termica e frigorifera dello stabilimento.

La riduzione delle emissioni stimata è di circa 328 tonnellate di CO2 ogni anno e considerando l’impatto su un decennio, equivale alla quantità di CO2 che verrebbe assorbita da 4.688 alberi durante la loro vita utile.

L’accordo, che prevede una riduzione significativa del costo energetico, include anche la fornitura di eventuale energia elettrica aggiuntiva da rete ad un prezzo vantaggioso.

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