Just Transition Fund, via libera definitivo dal Parlamento Ue al pacchetto da 17,5 miliardi

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Nell'ambito del "Fondo per la transizione giusta", l'Italia riceverà 936 milioni di euro. Focus sulla riconversione delle aree a carbone.

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Il Parlamento Ue ha approvato in via definitiva, con 615 voti favorevoli, 35 contrari e 46 astensioni, il pacchetto di investimenti da 17,5 miliardi di euro che aiuterà gli Stati membri a uscire dai combustibili fossili e investire in tecnologie pulite.

È il Fondo per una transizione giusta (JTF: Just transition fund), dove per giusta si intende una transizione energetica verso le fonti rinnovabili in grado di coniugare crescita economica, sostenibilità ambientale e tutela dei lavoratori.

L’Italia riceverà 936 milioni di euro tramite questo fondo.

Ora manca solo un ultimo via libera formale da parte del Consiglio Ue, atteso per giugno, prima di rendere operativo il JTF.

Il fondo (che comprende 7,5 miliardi dal budget 2021-2027 e 10 miliardi dallo strumento Next generation EU), evidenzia una nota del parlamento europeo, finanzierà progetti di assistenza nella ricerca di lavoro e per creare opportunità di riqualificazione e miglioramento delle competenze, con un focus sulla riconversione delle miniere e delle centrali a carbone in modo da ridurre la dipendenza di alcune regioni dalle risorse energetiche più inquinanti.

Quindi il JTF sosterrà micro-imprese, incubatori di imprese, università e istituti di ricerca pubblici, guardando agli investimenti in nuove tecnologie energetiche, efficienza energetica e mobilità locale sostenibile.

Dal JTF sono esclusi investimenti nel nucleare e nei combustibili fossili.

Nei loro piani nazionali per una transizione giusta, spiega poi la nota, i paesi dovranno identificare i territori maggiormente colpiti dalla transizione energetica (ad esempio le zone dove si concentrano impianti a carbone da chiudere) e indirizzare in quelle zone le risorse del fondo.

In particolare, gli eurodeputati hanno previsto che per accedere al JTF i paesi dovranno adottare impegni a livello nazionale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050; prima di un tale impegno formale, gli Stati membri avranno diritto solo al 50% della loro dotazione.

Inoltre, le imprese in difficoltà finanziarie potranno ricevere sostegno conformemente alle norme temporanee Ue sugli aiuti di Stato, istituite per far fronte a circostanze eccezionali.

La nota, infine, ricorda che il JTF è il primo pilastro del più ampio meccanismo per una transizione giusta, uno strumento fondamentale per sostenere regioni, industrie e lavoratori che dovranno affrontare le sfide per attuare il Green Deal europeo.

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