Entro la fine del 2023 partirà a Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD) una linea di produzione di batterie LFP (litio-ferro-fosfato), senza cobalto, da utilizzare per lo stoccaggio di energia da rinnovabili, in particolare da fotovoltaico.
La gigafactory verrà realizzata all’interno dello stabilimento produttivo di Energy SpA ed è frutto di una joint venture tra l’azienda italiana che commercializza sistemi di accumulo e Pylon Technologies Europe Holding B.V., produttore cinese di batterie al litio per uso stazionario, controllata al 100% da Pylon Technologies Co. Ltd, società quotata alla borsa di Shanghai con una capitalizzazione di circa circa 5,7 mld $ e considerata il primo costruttore di batterie al litio per uso stazionario.
Dall’accordo delle due aziende nasce la società Pylon LiFeEU srl, partecipata da entrambe, che seguirà le attività di produzione e commercializzazione delle batterie prodotte nello stabilimento (nella foto il Ceo di Energy, Davide Tinazzi, e Jinpeng “Geoffrey” Song, vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies).
Energy spa (quotata su Euronext Growth Milan) e Pylon Technologies Europe, collaborano da dieci anni ed entrambe hanno puntato da subito sulla tecnologia delle batterie LFP a ciclo stazionario.
Il business plan prevede la realizzazione, in fase iniziale, di un primo sito che potrà arrivare ad una capacità produttiva di 600-800 batterie al giorno, per una capacità di accumulo di 3-4 MWh.
Grazie a questa joint venture, Energy spa sarà l’unica azienda italiana a realizzare internamente il sistema di accumulo energetico e le batterie.
Attualmente, secondo i dati diffusi da Energy, la Cina produce quasi l’80% della capacità di storage elettrochimico a livello mondiale. Con l’investimento in uno stabilimento produttivo su territorio europeo Pylon Technologies vuole rispondere all’esigenza dei suoi partner che, soprattutto in Europa, cercano una catena di forniture più sicura e stabile.