Come favorire il più possibile la transizione dai veicoli a benzina/diesel verso quelli elettrici?
Diversi spunti sono stati forniti dal Kyoto Club durante l’audizione presso la X commissione Industria del Senato, per l’affare assegnato “sul settore dell’automotive italiano e le implicazioni in termini di competitività conseguenti alla transizione alla propulsione elettrica”.
“La transizione verso la mobilità elettrica è irreversibile, ma l’Italia è in forte ritardo sia sul fronte degli accumuli che nella produzione di veicoli elettrici”, ha commentato il direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini. “Nonostante questa nota dolente, le risorse europee del Recovery Fund (che per un terzo devono essere spese per contrastare l’emergenza climatica) sono un’eccezionale opportunità per recuperare i ritardi nella sfida della mobilità elettrica”.
Secondo Silvestrini, evidenzia Kyoto Club in una nota, è necessario che l’Italia metta in campo diverse misure per potenziare il settore della mobilità elettrica, anche in vista degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050.
Tra le proposte avanzate da Kyoto Club:
- incentivi, come in Germania, solo alle auto elettriche;
- fissare una data entro la quale scatterà il divieto di vendita di auto a benzina o diesel, come in molti altri Paesi Ue (nel 2030?);
- entro il 2030 tutti gli autobus urbani dovranno essere elettrici;
- necessario destinare risorse adeguate per attrarre nuove aziende nei settori della mobilità elettrica, degli accumuli, delle infrastrutture ricarica, e creare alleanze internazionali.
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