Fino a 3.000 euro a veicolo per “ripulire” le auto diesel più vecchie e consentire il loro utilizzo nelle zone urbane maggiormente colpite dall’inquinamento atmosferico.
Questa è la cifra che le principali case automobilistiche tedesche hanno accettato di mettere sul piatto, dopo un confronto con il ministro dei Trasporti, Andreas Scheuer, per fronteggiare l’emergenza della cattiva qualità dell’aria in molte città della Germania e la prossima introduzione di bandi contro le vetture a gasolio più inquinanti.
Così Volkswagen e Daimler, riportano le agenzie di stampa, sarebbero disposte a modificare a proprie spese i veicoli che emettono quantità eccessive di anidride carbonica e ossidi di azoto (il cosiddetto “retrofit” per adeguare i motori realizzati negli anni passati ai limiti attuali sulle sostanze nocive).
BMW, invece, sarebbe disposta a sostenere i proprietari dei vecchi modelli diesel con un bonus fino a 3.000 euro per acquistare un’auto nuova Euro 6, ma non avrebbe intenzione di intervenire direttamente per aggiornare i componenti delle vetture esistenti.
Da molti mesi in Germania è in corso un dibattito politico su come diminuire le emissioni dei trasporti privati, soprattutto nei grandi centri urbani.
Lo scorso febbraio, la corte amministrativa federale di Lipsia aveva riconosciuto la legittimità dei divieti locali di circolazione con veicoli diesel.
In sostanza, ogni singolo Comune può decidere di vietare l’uso di vetture “sporche” per tutelare la salute pubblica e contribuire a ridurre le concentrazioni di smog (vedi QualEnergia.it).
Ricordiamo che la Germania, al pari dell’Italia, era finita sotto accusa da parte della Commissione Ue perché continuava a sforare i limiti massimi di gas-serra.
Intanto, Bloomberg riporta che Volkswagen vorrebbe aggiungere un crossover compatto da circa 18.000 euro alla futura linea di vetture 100% elettriche I.D. con l’obiettivo di vendere circa 200.000 crossover l’anno partendo dal 2020.
La casa di Wolfsburg punta a offrire 50 modelli a zero emissioni tra i suoi diversi marchi entro il 2025, attraverso un piano massiccio di elettrificazione che dovrebbe consentire al colosso automobilistico tedesco di superare definitivamente lo scandalo dieselgate (vedi QualEnergia.it).