In Australia, l’idea di un maxi parco multi-tecnologico da 4 GW con eolico, FV e accumuli

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Nei prossimi anni nel New South Wales potrebbero sorgere alcuni mega-parchi di energie pulite con diverse tecnologie installate nello stesso sito.

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In Australia, nei prossimi anni, potrebbero sorgere alcuni mega-parchi delle energie pulite con diverse tecnologie installate nello stesso sito: tra questi, spicca il progetto proposto da MirusWind e dallo sviluppatore australiano di fonti rinnovabili Energy Estate.

Ne parla in questi giorni il sito australiano Renew Economy, citando il fondatore di Energy Estate, Simon Currie. L’obiettivo è realizzare un centro (hub) delle rinnovabili da 4 GW di potenza complessiva nel New South Wales, precisamente su un altopiano presso la città di Walcha (Walcha Energy Project, infatti, è il nome dell’iniziativa).

Diventerebbe il singolo progetto delle rinnovabili di maggiori dimensioni sull’intera rete elettrica australiana.

In realtà c’è un progetto faraonico eolico/solare da 11 GW proposto da un consorzio nella regione di Pilbara, nell’Australia occidentale, ma le sue caratteristiche sono differenti: una parte dell’energia prodotta sarebbe esportata in Asia con un cavo sottomarino.

Tornando a Walcha, la prima fase di sviluppo prevede fino a 1 GW di eolico e 400 MW di solare (al momento non sono disponibili informazioni tecniche più dettagliate) da costruire nel 2020-2022, in tempo per fornire la prima elettricità quando chiuderà la centrale a carbone di Liddell.

Sistemi di accumulo energetico affiancheranno le due fonti rinnovabili: si parla di pompaggio idroelettrico oltre che di batterie.

In sostanza, sarà un grandissimo impianto multi-tecnologico, ibrido, pensato per sostituire la generazione elettrica con risorse fossili.

La zona individuata per l’installazione offre eccellenti condizioni di ventosità e irraggiamento solare, si trova vicino alle linee di trasmissione esistenti e anche alle unità a carbone della Hunter Valley, che dovranno cessare l’attività entro pochi anni.

Intanto, il governo del New South Wales sta programmando le infrastrutture per un mix energetico sempre più centrato sulle risorse “verdi” e sulla loro integrazione nella rete nazionale, in modo da garantire approvvigionamenti sicuri e continui con la massima flessibilità operativa.

Nei giorni scorsi, è stata presentata la NSW Transmission Infrastructure Strategy che punta a modernizzare la rete – ora ci sono troppi colli di bottiglia che impediscono le nuove connessioni di grandi centrali energetiche – e così sbloccare investimenti privati multimiliardari nelle rinnovabili.

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